Uva Grapes
7 anni di buon vino
20 anni della Compagnia Zappalà danza
All'interno del palinsesto estivo siciliano fatto di tradizione e innovazione, di storia e contemporaneità, spicca, senza dubbio, il festival organizzato da Scenario pubblico in collaborazione con l'Ame, Associazione Musicale Etnea: UVA grapes Catania contemporary festival, dal 21 agosto al 3 settembre. Non solo si festeggia la settima edizione della rassegna, ma quest'anno, e parallelamente, si festeggiano i vent'anni della compagnia di Roberto Zappalà, un'opportunità unica per ripercorrere a ritroso il percorso di danza e coreografia iniziato alla fine degli anni 80 da Zappalà e i suoi danzatori, cosi da capirne la crescita del proprio linguaggio, la maturazione di un'umanissima poesia a metà tra immanente e trascendente.
Il festival, nato nel 2003 come workshop internazionale di danza contemporanea, ha accolto in questi anni danzatori da tutta Europa e oltreoceano. Per il 2010 si divide nelle sezioni danza e musica, e gli eventi musicali saranno curati dall'AME. Varie le location: oltre lo Scenario Pubblico, ci sarà anche il cortile del Convitto Cutelli, mentre altri spazi pubblici della città verranno invasi da "dance & music attack the city", fulminee performance curate da artisti residenti e allievi dei workshops.
Per quanto riguarda la danza, in occasione dei 20 anni della compagnia zappalà danza, verrà proposto un focus sulla stessa compagnia che sarà incentrato sui suoi ultimi progetti. In particolare sarà proposto e analizzato il progetto "instruments", che ha visto sinora la realizzazione di tre diverse creazioni e la pubblicazione nel 2007 del libro "Corpi incompiuti. Un viaggio nella danza di Roberto Zappalà". Si ripropongono, quindi, instrument 1 "scoprire l'invisibile", per 7 danzatori e marranzani, e si allestirà inoltre la prima fase di ricerca sulla nuova creazione "Odisseo", dal titolo pre-testo 1: naufragio, lavoro per due danzatori e pianoforte, che sarà proposto in prima assoluta durante UVA grapes, continuando quel percorso di esplorazione dei dettagli del corpo attraverso il tema del naufragio come metafora dell'esistenza.
Due settimane di danza e musica in un terra, la Sicilia, che sembra aver perso la volontà di stare al passo con il presente guardando al futuro, per chiudersi dentro un'identità ormai vetusta, poco creativa e che quasi offende il nostro passato in cui era la Magna Grecia a renderci orgogliosi con i suoi ideali sia estetici che filosofici. La danza di Zappalà rende giustizia a questo passato, a quel tempo in cui la danza dionisiaca aveva quel potere catartico di sublimare il dolore che accompagna l'esistenza dell'uomo. Di quella "bruttezza" che la sofferenza provoca inevitabilmente sui nostri corpi, che però attraverso l'arte si trasforma in bellezza che riesce perfino a salvare, anche se per pochi minuti, anche solo per la durata di una performance.
Zappalà è questo, la sua danza è la scopertà dell'invisibile, delle cose viste con la coda dell'occhio.
Usando alcuni dei titoli per le sue coreografie possiamo scoprire l'essenza e la forza che muove la sua ricerca: è il vedere il mondo dalla finestra illuminata da una candela tanto cara o Baudelaire, è la necessità dei dettagli, è il rincorrere la bellezza in un gesto, cercare l'assoluto dentro le nefandezze umane.
UVA grapes 2010 è inserito nel programma de "L'estate catanese", manifestazione promossa dal Comune in collaborazione con Scenario Pubblico, Associazione Musicale Etnea, Teatro Stabile, Teatro Massimo Bellini, Istituto Musicale Vincenzo Bellini. Tante le iniziative per gli addetti ai lavori.
Il festival, nato nel 2003 come workshop internazionale di danza contemporanea, ha accolto in questi anni danzatori da tutta Europa e oltreoceano. Per il 2010 si divide nelle sezioni danza e musica, e gli eventi musicali saranno curati dall'AME. Varie le location: oltre lo Scenario Pubblico, ci sarà anche il cortile del Convitto Cutelli, mentre altri spazi pubblici della città verranno invasi da "dance & music attack the city", fulminee performance curate da artisti residenti e allievi dei workshops.
Per quanto riguarda la danza, in occasione dei 20 anni della compagnia zappalà danza, verrà proposto un focus sulla stessa compagnia che sarà incentrato sui suoi ultimi progetti. In particolare sarà proposto e analizzato il progetto "instruments", che ha visto sinora la realizzazione di tre diverse creazioni e la pubblicazione nel 2007 del libro "Corpi incompiuti. Un viaggio nella danza di Roberto Zappalà". Si ripropongono, quindi, instrument 1 "scoprire l'invisibile", per 7 danzatori e marranzani, e si allestirà inoltre la prima fase di ricerca sulla nuova creazione "Odisseo", dal titolo pre-testo 1: naufragio, lavoro per due danzatori e pianoforte, che sarà proposto in prima assoluta durante UVA grapes, continuando quel percorso di esplorazione dei dettagli del corpo attraverso il tema del naufragio come metafora dell'esistenza.
Due settimane di danza e musica in un terra, la Sicilia, che sembra aver perso la volontà di stare al passo con il presente guardando al futuro, per chiudersi dentro un'identità ormai vetusta, poco creativa e che quasi offende il nostro passato in cui era la Magna Grecia a renderci orgogliosi con i suoi ideali sia estetici che filosofici. La danza di Zappalà rende giustizia a questo passato, a quel tempo in cui la danza dionisiaca aveva quel potere catartico di sublimare il dolore che accompagna l'esistenza dell'uomo. Di quella "bruttezza" che la sofferenza provoca inevitabilmente sui nostri corpi, che però attraverso l'arte si trasforma in bellezza che riesce perfino a salvare, anche se per pochi minuti, anche solo per la durata di una performance.
Zappalà è questo, la sua danza è la scopertà dell'invisibile, delle cose viste con la coda dell'occhio.
Usando alcuni dei titoli per le sue coreografie possiamo scoprire l'essenza e la forza che muove la sua ricerca: è il vedere il mondo dalla finestra illuminata da una candela tanto cara o Baudelaire, è la necessità dei dettagli, è il rincorrere la bellezza in un gesto, cercare l'assoluto dentro le nefandezze umane.
UVA grapes 2010 è inserito nel programma de "L'estate catanese", manifestazione promossa dal Comune in collaborazione con Scenario Pubblico, Associazione Musicale Etnea, Teatro Stabile, Teatro Massimo Bellini, Istituto Musicale Vincenzo Bellini. Tante le iniziative per gli addetti ai lavori.
gb
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