Parole e musica
Violeta nel ventre
In collaborazione con Salone Internazionale del Libro di Torino Off 2013 IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA Associazione di Cultura Globale Residenza Multidisciplinare STORIE DI ALTRI MONDI presenta IL TEMPO DEL TEMPO CHE SI PUO' FERMARE. Giunta alla sua quarta edizione, una tre giorni di teatro nei bellissimi spazi di San Pietro in Vincoli dal 16 al 18 maggio.
VIOLETA NEL VENTRE è il concerto recitato, omaggio a Violeta Parra del Gruppo Teatro Devadatta, che nella serata del 16 ha scaldato la già quasi sacrale atmosfera dell'ex cimitero. Una quinta da quadro rinascimentale incorniciava i sette bravissimi musicisti che con parole e note hanno omaggiato la Donna, l'artista, l'ideale di una vita vissuta alla ricerca del senso. E', allo stesso tempo, un omaggio alle ombre di ognuno, al buio che tutti noi nascondiamo dentro. Un omaggio alla Poesia e ai tagli di luce dentro la balena..
"Io non canto per cantare o per ottenere un applauso. Io canto la differenza che c'è tra il vero e il falso; altrimenti, non canto".
E così che con strumenti della tradizione i sette poli-strumentisti hanno raccontato il viaggio della poetessa cilena Violeta Parra. Lei che si sentiva come dentro il ventre della Balena, nel buio e nella solitudine, nello strazio dell'attrazione d'Amore che ha pervaso tutta la sua breve vita dilaniando il suo ventre con la difficoltà, l'assenza, l'ossessione di Eros. E nella ricerca si è spinta a navigare cieca, sorda e muta. Violeta, la viaggiatrice, la giardiniera, la cercadora. Violeta la curiosa, la delicata, l'indignata. Violeta l'infuocata e depressa, l'instancabile e stanca. Violeta che dal ventre della balena percorse il Cile spingendosi a sud, fissando lo sguardo nella tradizione, nella musica, quella della sua terra. Morta Suicida nel 1967 oggi di lei, oltre alle vitalistiche canzoni, resta il senso di un'intera esistenza. Ancella di Amore, Violeta lui solo venerava e ricercava. Nel privato, nel mondo, nel sudore e nella sofferenza, nella speranza. L'amore come passione, come la rincorsa di un sogno che deve realizzarsi. Lei doveva amare per sentirsi viva, senza equivaleva a non-essere.
Nelle musiche dei Devadatta questo stato di tensione della protagonista si traduce in note dolci, in sonorità calde e avvolgenti a volte, mentre altre, il desiderio di vita esplode nelle percussioni per continuare nell'unione delle voci dei cantati solisti, l'energica Cavallari e l'istrionico Cappotelli. Parte del repertorio della Parra è funzionale a raccontare il viaggio che lei fece attraverso il Cile, che tradotto in ritmo, si trasforma in sonorità meticce che si compongono delle esperienze e delle tradizioni locali che Violenta conosce e assorbe. E se la musica diventa la mappa delle sue influenze sonore i testi la biografia emotiva dell'artista.
VIOLETA NEL VENTRE è il concerto recitato, omaggio a Violeta Parra del Gruppo Teatro Devadatta, che nella serata del 16 ha scaldato la già quasi sacrale atmosfera dell'ex cimitero. Una quinta da quadro rinascimentale incorniciava i sette bravissimi musicisti che con parole e note hanno omaggiato la Donna, l'artista, l'ideale di una vita vissuta alla ricerca del senso. E', allo stesso tempo, un omaggio alle ombre di ognuno, al buio che tutti noi nascondiamo dentro. Un omaggio alla Poesia e ai tagli di luce dentro la balena..
"Io non canto per cantare o per ottenere un applauso. Io canto la differenza che c'è tra il vero e il falso; altrimenti, non canto".
E così che con strumenti della tradizione i sette poli-strumentisti hanno raccontato il viaggio della poetessa cilena Violeta Parra. Lei che si sentiva come dentro il ventre della Balena, nel buio e nella solitudine, nello strazio dell'attrazione d'Amore che ha pervaso tutta la sua breve vita dilaniando il suo ventre con la difficoltà, l'assenza, l'ossessione di Eros. E nella ricerca si è spinta a navigare cieca, sorda e muta. Violeta, la viaggiatrice, la giardiniera, la cercadora. Violeta la curiosa, la delicata, l'indignata. Violeta l'infuocata e depressa, l'instancabile e stanca. Violeta che dal ventre della balena percorse il Cile spingendosi a sud, fissando lo sguardo nella tradizione, nella musica, quella della sua terra. Morta Suicida nel 1967 oggi di lei, oltre alle vitalistiche canzoni, resta il senso di un'intera esistenza. Ancella di Amore, Violeta lui solo venerava e ricercava. Nel privato, nel mondo, nel sudore e nella sofferenza, nella speranza. L'amore come passione, come la rincorsa di un sogno che deve realizzarsi. Lei doveva amare per sentirsi viva, senza equivaleva a non-essere.
Nelle musiche dei Devadatta questo stato di tensione della protagonista si traduce in note dolci, in sonorità calde e avvolgenti a volte, mentre altre, il desiderio di vita esplode nelle percussioni per continuare nell'unione delle voci dei cantati solisti, l'energica Cavallari e l'istrionico Cappotelli. Parte del repertorio della Parra è funzionale a raccontare il viaggio che lei fece attraverso il Cile, che tradotto in ritmo, si trasforma in sonorità meticce che si compongono delle esperienze e delle tradizioni locali che Violenta conosce e assorbe. E se la musica diventa la mappa delle sue influenze sonore i testi la biografia emotiva dell'artista.
gb
IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA
VIOLETA NEL VENTRE
Gruppo Teatro Devadatta
Alessandro FASSI, basso
Giovanni LIGIOS, chitarra, voce
Giovanni MAIANDI, chitarre
Simona CAVALLARI, voce solista, percussioni
Mario COPPOTELLI, voce solista, voce recitante, percussioni e cajon
Loredana ARCIDIACONO, voce solista, flauti, fisarmonica
Dario CAMBIANO, voce solista, charango, percussioni
Vincenzo MULE', quatro, triple
Mario NEGRINI, tecnico suono
www.mutamento.it
VIOLETA NEL VENTRE
Gruppo Teatro Devadatta
Alessandro FASSI, basso
Giovanni LIGIOS, chitarra, voce
Giovanni MAIANDI, chitarre
Simona CAVALLARI, voce solista, percussioni
Mario COPPOTELLI, voce solista, voce recitante, percussioni e cajon
Loredana ARCIDIACONO, voce solista, flauti, fisarmonica
Dario CAMBIANO, voce solista, charango, percussioni
Vincenzo MULE', quatro, triple
Mario NEGRINI, tecnico suono
www.mutamento.it