Le troiane
Al Gobetti Frammenti di Tragedia
Allo Stabile ri-vive Euripide. Con Le Troiane - Frammenti di Tragedia quattro donne ci raccontano l'ineluttabilità del destino. Nella versione Mitipretese, al Gobetti fino al 14 dicembre.
Nato come studio nel bellissimo teatro di Tindari nella primavera del 2013, "Le Troiane - frammmenti di tragedia" sceglie di raccontare la storia attraverso le quattro figure principali escludendo il coro e i due uomini, Menelao e Taltibio. Lavorando sulla compresenza dei personaggi, assente nell'opera euripidea, si sono chiuse nella stessa cella Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena, attingendo da Omero, Euripide, Seneca, Ovidio, Sartre e Licofrone.
Elena, la straniera simbolo dell'eterno femminino; Andromaca, vedova di Ettore e madre del piccolo Astianatte, sacrificato all'arroganza dei vincitori; Cassandra, la veggente inascoltata che già medita vendetta; Ecuba, la grande madre attorno a cui tutte si stringono, attendendo il proprio destino su una spiaggia dell'Asia minore. Sono figure mitiche, ma anche semplici donne di fronte all'angoscia della perdita - scrivono le attrici - sono madri e figlie, sorelle e spose e soprattutto vittime, tutte.
"Abbiamo costruito una drammaturgia, dicono le attrici, che si concentrasse su quattro donne costrette alla convivenza, nell'attesa di essere portate via dalla propria terra. E' infatti la fine della guerra e le donne attendono di essere deportate e spartite come bottino di guerra. Nessuna, ancora, conosce il proprio destino e ogni passo le porterà verso la fine di una vita e l'inizio di un'altra. In ogni caso dovranno sopravvivere, anche a sé stesse. Ognuna porterà con sé, nella propria valigia quello che le permetterà di non morire, per una sarà la bellezza, per un'altra il ricordo del corpo di chi ha amato, per qualcuna la vendetta, e per colei che ne sarà in grado la memoria."
Supportate dalle musiche e dai suoni eseguiti dal vivo da Francesco Santalucia, in uno spazio creato e illuminato da Mauro De Santis la compagnia ha spaccato l'unità di tempo e di luogo, della tragedia di Euripide, dando vita a un qualcosa di frammentario, un racconto non lineare, non certo, come incerta è la memoria. La regia colpisce per la sua sensibilità nel ricreare sulla scena ambientazioni pittorico plastiche - diagonali, costruzione recto/versus dei personaggi - accentuando il carattere ieratico della narrazione sublimandola con i "cori" cantati dalle attrici - scegliendo le tonalità neutre del bianco e del nero, con tinte di rosso, a colorare la scena scarna in cui l'elemento predominante, dopo la grande installazione di indumenti "morti", è l'acqua. Per una recitazione che dal tragico sfocia nel contemporaneo il ruolo di Ecuba - che, nella versione "Frammenti" si fa simbolo della memoria di un'altra generazione, la memoria della vita con le sue storie semplici ed esemplari - sembra privo di quella terribilità tonale e angosciosa che si aspetta di trovare pensando al suo personaggio, per dare spazio, invece ad una disperazione sfiatata e urlatrice.
Nato come studio nel bellissimo teatro di Tindari nella primavera del 2013, "Le Troiane - frammmenti di tragedia" sceglie di raccontare la storia attraverso le quattro figure principali escludendo il coro e i due uomini, Menelao e Taltibio. Lavorando sulla compresenza dei personaggi, assente nell'opera euripidea, si sono chiuse nella stessa cella Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena, attingendo da Omero, Euripide, Seneca, Ovidio, Sartre e Licofrone.
Elena, la straniera simbolo dell'eterno femminino; Andromaca, vedova di Ettore e madre del piccolo Astianatte, sacrificato all'arroganza dei vincitori; Cassandra, la veggente inascoltata che già medita vendetta; Ecuba, la grande madre attorno a cui tutte si stringono, attendendo il proprio destino su una spiaggia dell'Asia minore. Sono figure mitiche, ma anche semplici donne di fronte all'angoscia della perdita - scrivono le attrici - sono madri e figlie, sorelle e spose e soprattutto vittime, tutte.
"Abbiamo costruito una drammaturgia, dicono le attrici, che si concentrasse su quattro donne costrette alla convivenza, nell'attesa di essere portate via dalla propria terra. E' infatti la fine della guerra e le donne attendono di essere deportate e spartite come bottino di guerra. Nessuna, ancora, conosce il proprio destino e ogni passo le porterà verso la fine di una vita e l'inizio di un'altra. In ogni caso dovranno sopravvivere, anche a sé stesse. Ognuna porterà con sé, nella propria valigia quello che le permetterà di non morire, per una sarà la bellezza, per un'altra il ricordo del corpo di chi ha amato, per qualcuna la vendetta, e per colei che ne sarà in grado la memoria."
Supportate dalle musiche e dai suoni eseguiti dal vivo da Francesco Santalucia, in uno spazio creato e illuminato da Mauro De Santis la compagnia ha spaccato l'unità di tempo e di luogo, della tragedia di Euripide, dando vita a un qualcosa di frammentario, un racconto non lineare, non certo, come incerta è la memoria. La regia colpisce per la sua sensibilità nel ricreare sulla scena ambientazioni pittorico plastiche - diagonali, costruzione recto/versus dei personaggi - accentuando il carattere ieratico della narrazione sublimandola con i "cori" cantati dalle attrici - scegliendo le tonalità neutre del bianco e del nero, con tinte di rosso, a colorare la scena scarna in cui l'elemento predominante, dopo la grande installazione di indumenti "morti", è l'acqua. Per una recitazione che dal tragico sfocia nel contemporaneo il ruolo di Ecuba - che, nella versione "Frammenti" si fa simbolo della memoria di un'altra generazione, la memoria della vita con le sue storie semplici ed esemplari - sembra privo di quella terribilità tonale e angosciosa che si aspetta di trovare pensando al suo personaggio, per dare spazio, invece ad una disperazione sfiatata e urlatrice.
gb
Teatro Gobetti
LE TROIANE - FRAMMENTI DI TRAGEDIA
progetto di Mandracchia, Reale, Toffolatti, Torres
con Gianna Giachetti, Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres
scenografia e luci Mauro De Santis
musiche originali eseguite dal vivo Francesco Santalucia
costumi Cristina Da Rold
Mitipretese e Artisti riuniti
LE TROIANE - FRAMMENTI DI TRAGEDIA
progetto di Mandracchia, Reale, Toffolatti, Torres
con Gianna Giachetti, Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres
scenografia e luci Mauro De Santis
musiche originali eseguite dal vivo Francesco Santalucia
costumi Cristina Da Rold
Mitipretese e Artisti riuniti