L'idiota di Accordino
Con I Menabò all'Areapergolesi
Dal 26 al 29 aprile all'Areapergolesi continuano gli appuntamenti della rassegna d'Art-e-Teatro VOGLIAMO VIVERE! Punto di Fusione, promossa dall'Associazione PianoinBilico con il contributo di Fondazione Cariplo e il patrocinio del Comune di Milano. Uno spazio poliedrico e dinamico, che cambia e si modifica a seconda dell'evento, che si vive in libertà e in condivisione e dalla condivisione alla fusione: di arti, di pubblico, di emozioni, il passo è breve.
In queste date Corrado Accordino, insieme al duo di danzatori Menabò Performing Stuff, rileggerà il suo spettacolo storico, L'Idiota - un libero adattamento dell'omonimo romanzo di Dostoevskij - scegliendo di raccontare la preistoria del romanzo: la storia di Marie, ragazza tubercolotica sedotta da un commesso viaggiatore e perseguitata dalla cattiveria dei suoi compaesani. Un punto di vista altro da cui guardare il protagonista, una diversa chiave di lettura dell'idiota russo. Alcuni pezzi coreografati pensati proprio per lo spettacolo saranno demandati al duo di performers.
I Menabò aprono lo spettacolo con una coreografia accattivante e tanghereccia che ricorda da vicino quella già vista dei Sanpapiè sempre negli stessi spazi. Del duo rimane la tecnica, la presenza scenica, la complicità dei ballerini, ma la coreografia figura più come un intermezzo, che in quanto tale e per definizione, ha poco a che spartire con la storia principale, ovvero la Marie russa. Ed in effetti una volta Accordino sul palco l'atmosfera cambia repentina, manca di fluidità, da una cosa all'altra. E l'altra è altrettanto ottima, l'attore tiene il pubblico in mano per più di un'ora. La sua voce e i suoi gesti, dalla tecnica regale, nulla hanno a che vedere con la contemporaneità dei Menabò, ricordano piuttosto cosa doveva essere un attore, quale doveva essere il suo lavoro su corpo e mente..
L'esperimento appare non riuscire, poco fuse appaiono le arti. Si avrà da una parte un ottimo saggio di teatro "classico", dall'altra una immanente contemporaneità danzereccia.
In queste date Corrado Accordino, insieme al duo di danzatori Menabò Performing Stuff, rileggerà il suo spettacolo storico, L'Idiota - un libero adattamento dell'omonimo romanzo di Dostoevskij - scegliendo di raccontare la preistoria del romanzo: la storia di Marie, ragazza tubercolotica sedotta da un commesso viaggiatore e perseguitata dalla cattiveria dei suoi compaesani. Un punto di vista altro da cui guardare il protagonista, una diversa chiave di lettura dell'idiota russo. Alcuni pezzi coreografati pensati proprio per lo spettacolo saranno demandati al duo di performers.
I Menabò aprono lo spettacolo con una coreografia accattivante e tanghereccia che ricorda da vicino quella già vista dei Sanpapiè sempre negli stessi spazi. Del duo rimane la tecnica, la presenza scenica, la complicità dei ballerini, ma la coreografia figura più come un intermezzo, che in quanto tale e per definizione, ha poco a che spartire con la storia principale, ovvero la Marie russa. Ed in effetti una volta Accordino sul palco l'atmosfera cambia repentina, manca di fluidità, da una cosa all'altra. E l'altra è altrettanto ottima, l'attore tiene il pubblico in mano per più di un'ora. La sua voce e i suoi gesti, dalla tecnica regale, nulla hanno a che vedere con la contemporaneità dei Menabò, ricordano piuttosto cosa doveva essere un attore, quale doveva essere il suo lavoro su corpo e mente..
L'esperimento appare non riuscire, poco fuse appaiono le arti. Si avrà da una parte un ottimo saggio di teatro "classico", dall'altra una immanente contemporaneità danzereccia.
Gb
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