Torinodanza
coup fatal
Si chiude il cartellone internazionale di Torinodanza 2014. Prima della vetrina torinese di Made.it il festivaldedica un omaggio ad Alain Platel, offrendo a lui e a Les ballets C de la B uno spazio privilegiato. Con Coup Fatal, alle Fonderie (10-12 ottobre) il popolare si unisce al colto e il sacro si mischia al profano.
Esperienze curiose e originali, trasversali a tutti i linguaggi e a tutte le culture, sono state sempre al centro del lavoro di Platel e della sua compagnia. Progetto nato a partire da pitiè! - spettacolo visto a Torino nell'edizione 2008, nel quale il coreografo affrontò la Passione secondo Matteo di Bach con gli arrangiamenti diFabrizio Cassol - Coup Fatal fonde stilemi della musica europea colta, suggestioni delle tradizioni popolari africane, ad un gusto compositivo contemporaneo al quale sovrintende, come in pitiè!, la formazione eclettica di Fabrizio Cassol.
Protagonista ieri come oggi è Serge Kakudji, controtenore congolese, che nel 2008 convinse la compagnia a concludere la tournée a Kinsasha, la città da cui provengono i tredici musicisti che compongono l'orchestra diCoup Fatal. È in quel contesto che si crea una vera e propria fucina creativa che, grazie a Kakudji e Cassol, continua il sodalizio artistico fino al coinvolgimento di Platel e alla collaborazione dell'artista Freddy Tsimba, che qui cura la scenografia.
A gruppo formato corrispose una forma scenica definita e Coup Fatal ne è il prodotto. Affresco esuberante, divertente e irresistibile, con un repertorio che spazia dalle sonorità barocche di Haendel e Gluck, arricchendosi della musica originale dei musicisti, Coup Fatal si nutre, anche, del riferimento ad un'altra figura mitica del paesaggio culturale di Kinsasha: il "sapeur", una sorta di dandy, la cui eleganza è declinata secondo riferimenti assai lontani dai nostri, ma altrettanto rigorosi e orgogliosi.
Il concerto è una vera e propria prova di stile. Anzi di un melange di stili che insieme danno vita ad una cosa altra. La Musica e le sue suggestioni emotive sono le protagoniste e, più che la voce del controtenore - particolare certo e spiazzante tanto è forte il contrasto visivo -, sono le voci dei due cantanti del coro ad avere il timbro più interessante; quello che ti coinvolge e ti appassiona, che ti emoziona, più che sorprenderti e incuriosirti. E Platel, di questo concerto per le orecchie ne fa uno spettacolo per gli occhi. Che cresce in sordina come le bellissime sfumature tonali dei cantanti che tardano a farsi riconoscere. Che crea sul palco una piazza o un luogo di incontro in cui la musica aggrega dando vita all'arte. E così, in scena, risate ludiche, linguacce, ostentazioni da strada, sfide danzereccie per boss innocui, ensemble in cui gioire insieme diventa l'essenziale. E qui c'è tutto lo spirito di Platel, che ancora una volta, ci invita ad andare oltre e affondo, le apparenze.
Esperienze curiose e originali, trasversali a tutti i linguaggi e a tutte le culture, sono state sempre al centro del lavoro di Platel e della sua compagnia. Progetto nato a partire da pitiè! - spettacolo visto a Torino nell'edizione 2008, nel quale il coreografo affrontò la Passione secondo Matteo di Bach con gli arrangiamenti diFabrizio Cassol - Coup Fatal fonde stilemi della musica europea colta, suggestioni delle tradizioni popolari africane, ad un gusto compositivo contemporaneo al quale sovrintende, come in pitiè!, la formazione eclettica di Fabrizio Cassol.
Protagonista ieri come oggi è Serge Kakudji, controtenore congolese, che nel 2008 convinse la compagnia a concludere la tournée a Kinsasha, la città da cui provengono i tredici musicisti che compongono l'orchestra diCoup Fatal. È in quel contesto che si crea una vera e propria fucina creativa che, grazie a Kakudji e Cassol, continua il sodalizio artistico fino al coinvolgimento di Platel e alla collaborazione dell'artista Freddy Tsimba, che qui cura la scenografia.
A gruppo formato corrispose una forma scenica definita e Coup Fatal ne è il prodotto. Affresco esuberante, divertente e irresistibile, con un repertorio che spazia dalle sonorità barocche di Haendel e Gluck, arricchendosi della musica originale dei musicisti, Coup Fatal si nutre, anche, del riferimento ad un'altra figura mitica del paesaggio culturale di Kinsasha: il "sapeur", una sorta di dandy, la cui eleganza è declinata secondo riferimenti assai lontani dai nostri, ma altrettanto rigorosi e orgogliosi.
Il concerto è una vera e propria prova di stile. Anzi di un melange di stili che insieme danno vita ad una cosa altra. La Musica e le sue suggestioni emotive sono le protagoniste e, più che la voce del controtenore - particolare certo e spiazzante tanto è forte il contrasto visivo -, sono le voci dei due cantanti del coro ad avere il timbro più interessante; quello che ti coinvolge e ti appassiona, che ti emoziona, più che sorprenderti e incuriosirti. E Platel, di questo concerto per le orecchie ne fa uno spettacolo per gli occhi. Che cresce in sordina come le bellissime sfumature tonali dei cantanti che tardano a farsi riconoscere. Che crea sul palco una piazza o un luogo di incontro in cui la musica aggrega dando vita all'arte. E così, in scena, risate ludiche, linguacce, ostentazioni da strada, sfide danzereccie per boss innocui, ensemble in cui gioire insieme diventa l'essenziale. E qui c'è tutto lo spirito di Platel, che ancora una volta, ci invita ad andare oltre e affondo, le apparenze.
gb
FONDERIE LIMONE MONCALIERI
10 – 11 – 12 ottobre
COUP FATAL
concezione e idea Serge Kakudji e Paul Kerstensun
progetto di Serge Kakudji (controtenore)
www.lesballetscdela.be
10 – 11 – 12 ottobre
COUP FATAL
concezione e idea Serge Kakudji e Paul Kerstensun
progetto di Serge Kakudji (controtenore)
www.lesballetscdela.be