Lavanderia a Vapore
le danze di de alteriis
Per il primo appuntamento del 2015 a La Lavanderia a Vapore un Concerto di Danze, coproduzione orchestrata tra Rivolimusica e il BTT.
Brani di Debussy e Stravinskj, eseguiti a quattro mani da Emanuele Arciuli e Andrea Rebaudengo, "riscaldano" il pubblico per la prima esecuzione italiana di Dance Works, vero evento della serata. Accanto a loro i danzatori del Balletto Teatro di Torino coreografati da Marco De Alteriis.
Considerati i maggiori divulgatori di nuova musica ma anche grandi pianisti e interpreti del repertorio tradizionale, Emanuele Arciuli e Andrea Rebaudengo, sul palco optano per due pianoforte a coda "uniti" da armonie classiche di due autori conosciutissimi.
Tratto da una breve citazione dal libretto di Romèo e Giulietta di Gounod e dedicato a Sergej Kousservitzkyè il primo dei tre brani, estratto da En noir et blanc, in cui si riconosce l'amarezza di Debussy nell'essere costretto a restare lontano dal fronte di guerra. Qui il bellissimo corpo di Manolo Perazzi esprime bene un organismo sofferente ed inquieto, volitivo ma al contempo frustrato da un destino che non si può sceglie ma solo subire.
Affidati solo al piacere delle orecchie, ma appena coreografati nel cambio posto dei due musicisti, sono il secondo e terzo brano. Quello, sempre dal repertorio debussyoniano, si inspira al colore scuro usato da Goyanei sui capricci, questo dedicato a Stravinskij, scegliendo scherzando in due quarti, tratto da il Concerto per due pianoforti.
Compositore di grande rilievo, scomparso prematuramente nel 2013, autore di una musica particolare - incrocio fra cultura contemporanea, ritmi stravinskijani, jazz e disco - Steve Martland è l'autore della partitura scritta per due pianoforti e danzatore, Dance Works, alla quale si dedica tutta la seconda parte della serata. Qui la compagnia è tutta schierata ed eleganze, languori, impuntature beffarde e spigolosità sonore si traducono in danza.
Alla loro seconda apparizione come gruppo - ricordiamo la riuscitissima coreografia di Antonello Tudisco in cui il gruppo si sperimentava con un stile non proprio suo - si misurano con una musica quella di Martland, "muscolare" come la si definisce - per altro aggettivo appropriato per la fisicità della compagnia - ma poco "trascinante", facendo dei passi di Alteriis una coreografia non espressa al meglio. Resta comunque unascrittura di danza coinvolgente tutta calata nella contemporaneità di un corpo ginnico e fluido che dosa bene parte superiore e inferiore. Scattante nell'elevarsi e pronto a repentini tonfi a terra, fino a toccareattimi di lirismo visivo nel duo e in alcune parti d'insieme.
Brani di Debussy e Stravinskj, eseguiti a quattro mani da Emanuele Arciuli e Andrea Rebaudengo, "riscaldano" il pubblico per la prima esecuzione italiana di Dance Works, vero evento della serata. Accanto a loro i danzatori del Balletto Teatro di Torino coreografati da Marco De Alteriis.
Considerati i maggiori divulgatori di nuova musica ma anche grandi pianisti e interpreti del repertorio tradizionale, Emanuele Arciuli e Andrea Rebaudengo, sul palco optano per due pianoforte a coda "uniti" da armonie classiche di due autori conosciutissimi.
Tratto da una breve citazione dal libretto di Romèo e Giulietta di Gounod e dedicato a Sergej Kousservitzkyè il primo dei tre brani, estratto da En noir et blanc, in cui si riconosce l'amarezza di Debussy nell'essere costretto a restare lontano dal fronte di guerra. Qui il bellissimo corpo di Manolo Perazzi esprime bene un organismo sofferente ed inquieto, volitivo ma al contempo frustrato da un destino che non si può sceglie ma solo subire.
Affidati solo al piacere delle orecchie, ma appena coreografati nel cambio posto dei due musicisti, sono il secondo e terzo brano. Quello, sempre dal repertorio debussyoniano, si inspira al colore scuro usato da Goyanei sui capricci, questo dedicato a Stravinskij, scegliendo scherzando in due quarti, tratto da il Concerto per due pianoforti.
Compositore di grande rilievo, scomparso prematuramente nel 2013, autore di una musica particolare - incrocio fra cultura contemporanea, ritmi stravinskijani, jazz e disco - Steve Martland è l'autore della partitura scritta per due pianoforti e danzatore, Dance Works, alla quale si dedica tutta la seconda parte della serata. Qui la compagnia è tutta schierata ed eleganze, languori, impuntature beffarde e spigolosità sonore si traducono in danza.
Alla loro seconda apparizione come gruppo - ricordiamo la riuscitissima coreografia di Antonello Tudisco in cui il gruppo si sperimentava con un stile non proprio suo - si misurano con una musica quella di Martland, "muscolare" come la si definisce - per altro aggettivo appropriato per la fisicità della compagnia - ma poco "trascinante", facendo dei passi di Alteriis una coreografia non espressa al meglio. Resta comunque unascrittura di danza coinvolgente tutta calata nella contemporaneità di un corpo ginnico e fluido che dosa bene parte superiore e inferiore. Scattante nell'elevarsi e pronto a repentini tonfi a terra, fino a toccareattimi di lirismo visivo nel duo e in alcune parti d'insieme.
gb
Lavanderia a Vapore
CONCERTO DI DANZE
Musiche di Steve Martland, Igor Stravinsky e Claude Debussy
Coreografia Marco De Alteriis
www.lavanderiaavapore.it
CONCERTO DI DANZE
Musiche di Steve Martland, Igor Stravinsky e Claude Debussy
Coreografia Marco De Alteriis
www.lavanderiaavapore.it