Rising
l'universo di Aakash Odedra
A Palcoscenico Danza continuano gli appuntamenti con la grande danza internazionale. Dopo la spagnola Marta Carrasco è la volta dell'angloindiano Aakash Odedra che con Rising introduce il pubblico in un vero e proprio viaggio esplorativo nel suo universo creativo. Il 27 febbraio al Teatro Astra tre grandi coreografi per un unico interprete.
Danzatore versatile, inizia la sua formazione studiando danza classica indiana negli stili Kathak e Bharat Natyam in India e nel Regno Unito. Nel 2009 viene invitato da Akram Khan per presentare un assolo durante il suo festival al Wells di Sadler a Londra e successivamente entrata di diritto nella Akram Khan Company partecipando alla realizzazione del pluripremiato Vertical Road. Da qui la sua fisicità e la sua capacità interpretativa catturano l'interesse di coreografi affermatissimi del calibro del già citato Khan, Sidi Larbi Cherkaoui e Russell Maliphant che creano, nel 2011, dei soli appositamente per le sue caratteristiche coreutiche. Non solo interprete ma coreografo capace di spaziare dall'universo classico all'opera per giungere ai codici contemporanei per sintetizzarli come nel caso della pièce 'God's Little Soldier' per il Teatro di Friburgo. Capacità apprezzate e riconosciute dal settore attraverso numerosi premi e borse di studio, tra cuil'Arts Council England e la borsa di studio coreografico della durata di due anni presso Akademi; recentemente è stato insignito del premio Danza & Danza per la migliore nuova interpretazione in Italia .
Presentato con successo alla BDE di Londra nel febbraio 2012, Rising - che rappresenta l'apice delle esperienze sopra citate - comprende, come si diceva, 3 diversi lavori di importanti coreografi: di Russell Maliphant; Constellation di Sidi Larbi Cherakoui; In The Shadow Of A Man di Akram Khan.
Ad aprire la serata, una personale creazione contemporanea della danza tradizionale indiana Kathak in cui tradizione e innovazione si incontrano felicemente. Momento unico per il pubblico di Palcoscenico Danza in cui Oriente e Occidente si amalgamano perfettamente.
Per CUT si è voluto creare un pezzo con elementi e dinamiche familiari al background formativo del ballerino, ricreando un mondo dove i tagli di luce mettono in evidenza il movimento e creano un mondo contenuto che esprime una propria logica di flusso e di forma. A tale scopo è stata fondamentale la collaborazione con il lighting designer Michael Hulls e con il compositore Andy Cowton, entrambi da tempo collaboratori del coreografo danzatore.
Fulmini e tuoni, luce e suono. Illusioni di distanza e vicinanza compongono un cielo che appare costantemente ingannevolmente. Per la sua "Costellazione" Sidi Larbi Cherkaoui è stato affascinato dalle diverse immagini che i corpi di luce veicolano, cercando di evidenziare diversi modelli di sorgenti sonore e di luce che si uniscono per creare una costellazione, ovvero un sistema che ospita corpi sospesi e in movimento che attraverso flussi di luce e suoni si muovono dalle tenebre per ritornare ad esse. Il corpo del ballerino è il mezzo attraverso cui i corpi astrali generano i propri ritmi e luminosità.
Per In The Shadow Of A Man si è cercato di indagare invece la 'bestia' che si nasconde dentro di noi. Ricerca che parte dal corpo e che cerca di dare una risposta alla domanda: come esseri umani, continuiamo ad evolvere di generazione in generazione, ma 'stiamo diventando sempre più' umani' o stiamo diventando più simili agli «animali?». E lo stesso Akram Khan che è stato sempre affascinato dal forte collegamento con l' animale incorporato all'interno della tradizione della danza indiana. Maestri Kathak, infatti, hanno spesso utilizzato animali come forme di ispirazione, fino al punto di creare un intero repertorio basato sulle qualità dei movimenti e del loro ritmo. Quindi, in questo viaggio con Aakash, sono rimasto affascinato nello scoprire che se ci fosse un animale che risiede nel profondo sarebbe l'ombra del proprio corpo.
E quando la danza lasciava spazio alla luce in teatro, il pubblico era libero di urlare, battere le mani financo i piedi.
Danzatore versatile, inizia la sua formazione studiando danza classica indiana negli stili Kathak e Bharat Natyam in India e nel Regno Unito. Nel 2009 viene invitato da Akram Khan per presentare un assolo durante il suo festival al Wells di Sadler a Londra e successivamente entrata di diritto nella Akram Khan Company partecipando alla realizzazione del pluripremiato Vertical Road. Da qui la sua fisicità e la sua capacità interpretativa catturano l'interesse di coreografi affermatissimi del calibro del già citato Khan, Sidi Larbi Cherkaoui e Russell Maliphant che creano, nel 2011, dei soli appositamente per le sue caratteristiche coreutiche. Non solo interprete ma coreografo capace di spaziare dall'universo classico all'opera per giungere ai codici contemporanei per sintetizzarli come nel caso della pièce 'God's Little Soldier' per il Teatro di Friburgo. Capacità apprezzate e riconosciute dal settore attraverso numerosi premi e borse di studio, tra cuil'Arts Council England e la borsa di studio coreografico della durata di due anni presso Akademi; recentemente è stato insignito del premio Danza & Danza per la migliore nuova interpretazione in Italia .
Presentato con successo alla BDE di Londra nel febbraio 2012, Rising - che rappresenta l'apice delle esperienze sopra citate - comprende, come si diceva, 3 diversi lavori di importanti coreografi: di Russell Maliphant; Constellation di Sidi Larbi Cherakoui; In The Shadow Of A Man di Akram Khan.
Ad aprire la serata, una personale creazione contemporanea della danza tradizionale indiana Kathak in cui tradizione e innovazione si incontrano felicemente. Momento unico per il pubblico di Palcoscenico Danza in cui Oriente e Occidente si amalgamano perfettamente.
Per CUT si è voluto creare un pezzo con elementi e dinamiche familiari al background formativo del ballerino, ricreando un mondo dove i tagli di luce mettono in evidenza il movimento e creano un mondo contenuto che esprime una propria logica di flusso e di forma. A tale scopo è stata fondamentale la collaborazione con il lighting designer Michael Hulls e con il compositore Andy Cowton, entrambi da tempo collaboratori del coreografo danzatore.
Fulmini e tuoni, luce e suono. Illusioni di distanza e vicinanza compongono un cielo che appare costantemente ingannevolmente. Per la sua "Costellazione" Sidi Larbi Cherkaoui è stato affascinato dalle diverse immagini che i corpi di luce veicolano, cercando di evidenziare diversi modelli di sorgenti sonore e di luce che si uniscono per creare una costellazione, ovvero un sistema che ospita corpi sospesi e in movimento che attraverso flussi di luce e suoni si muovono dalle tenebre per ritornare ad esse. Il corpo del ballerino è il mezzo attraverso cui i corpi astrali generano i propri ritmi e luminosità.
Per In The Shadow Of A Man si è cercato di indagare invece la 'bestia' che si nasconde dentro di noi. Ricerca che parte dal corpo e che cerca di dare una risposta alla domanda: come esseri umani, continuiamo ad evolvere di generazione in generazione, ma 'stiamo diventando sempre più' umani' o stiamo diventando più simili agli «animali?». E lo stesso Akram Khan che è stato sempre affascinato dal forte collegamento con l' animale incorporato all'interno della tradizione della danza indiana. Maestri Kathak, infatti, hanno spesso utilizzato animali come forme di ispirazione, fino al punto di creare un intero repertorio basato sulle qualità dei movimenti e del loro ritmo. Quindi, in questo viaggio con Aakash, sono rimasto affascinato nello scoprire che se ci fosse un animale che risiede nel profondo sarebbe l'ombra del proprio corpo.
E quando la danza lasciava spazio alla luce in teatro, il pubblico era libero di urlare, battere le mani financo i piedi.
gb
Palcoscenico Danza
AAKASH ODEDRA
coreografie di Russel Maliphant, Sidi Larbi Cherakoui, Akram Khan
www.aakashodedra.com
AAKASH ODEDRA
coreografie di Russel Maliphant, Sidi Larbi Cherakoui, Akram Khan
www.aakashodedra.com