Max Vandervorst
Récital pour Objects Abandonnés
CANTIERE 2013. Quattro le giovani compagnie emergenti chiamate a confrontarsi con la figura di Dracula. Mostro/persona ha sempre avuto nel cinema un'eco particolare per la sua carica terribile e sensuale allo stesso tempo, simbolo in tutte le ere della paura del diverso, delle ombre che ognuno di noi porta inseme alla luce.
Nano Egidio con IL TERRIBILE MASSIMO TERRORE, TCP Tanti Cosi Progetti QUESTA MANO PARLA, Figurentheater Eva Sotriffer DRACULA – IL NON MORTO SFIDA LA MORTE, Giovannini e Campanoni SO KIND DRACULA sono le compagnie chiamate a produrre uno studio originale sulla star della Transilvania. Originalità che è venuta meno, tanto da far pensare ad una carenza di creatività delle giovani compagnie, le quali hanno preso come riferimento per la realizzazione delle loro pièce, la versione romanzata di Bram Stoker e la versione di serie b che i Bmovie ne hanno dato, uno per tutti Bela Lugosi.
Per quanto riguarda il Dracula di Coppola si sono presi veri e propri estratti sia filmici che musicali, questo è il caso di Giovannini e Campanoni con la scelta della messa in scena del personaggio del Signor Renfild non avendo cura neanche di rifare il testo, e lo stesso vale per i Tcp, che se pur apprezzabili per l'amatorialità intesa come spiare il quotidiano del personaggio, hanno sempre attinto dalla stessa pellicola riferendosi ad altri spezzoni. Mentre invece i Nano Egidio hanno impostato il loro spettacolo come una pellicola trash prendendo a modello il mondo Bela Lugosi.
Cosa diversa hanno fatto i Figurentheater Eva Sotriffer, leggeri certo, ma sicuramente d'effetto. La musica di Max Castlunger suonata dal vivo si sposa perfettamente con le vicende delle marionette create appositamente (?) per lo spettacolo. Eva Sotriffer trasforma la fortuna dell'immortalità di Dracula nella sua maledizione. Privo di affetto questo povero diavolo sfiderà la morte per convincerlo ad ucciderlo. Non stupisce che la giuria all'unanimità, riconoscendo l'assenza di una potenza creativa originale, abbia deciso di dare a loro il premio in denaro e la possibilità di portare il loro spettacolo in giro per i teatri. Musica dal vivo, ironia e leggerezza fanno di questo spettacolo uno spettacolo per tutte le età.
A seguire una presenza costante e affascinante a Incanti, Max Vandrervorst - Sinfonia di Oggetti Abbandonati nel 1995, L'homme de Spa nel 1996. Histoires de Musiques nel 1999 e Chaises musicales (de Pataphonie Centrale) nel 2007 - che insieme all'amico Marc Hérouet presenta una selezione di composizioni che nascono dall'incontro tra la "liuteria selvaggia", come lui stesso la definisce, e l'armonia del pianoforte. Una visione del mondo piena di musica che coglie il suo ritmo nella maniera più ludica e istintiva, come possono fare nella danza gli Stomp che da oggetti di riciclo fanno emergere il loro ritmo tribal-metropolitano per scatenarsi e far scatenare.
Se non si parla di danza, la simpatia di questo buontempone basta a riscaldare l'atmosfera del dopo cena destando non poca meraviglia. I suoi sono oggetti ritrovati che nelle sue mani rinascono strumenti musicali, e come ogni maestro, ha la sua orchestra. Come introduzione il famosissimo Day dream dalla Wallace Collection (di cui il pianista è stato fondatore) suonato allo "scoutofono", una serie di fiasche metalliche accordate. A seguire una sonata per cibo in scatola, un ragtime per claxon a due toni, un blues per ferri da stiro usati come uno xilofono, tre piccoli accenni musicali per rasoio Bic usa e getta, l'integrale della Quadriglia di Lancieri per sedia musicale a quattro toni, un valzer per bottigliofono e un grande classico di Louis Armstrong per cassa di birra Maes Pils. E se la folle serietà con cui il concerto viene presentato colpisce i vostri sentimenti di simpatia tirandovi fuori dai denti qualche risata istintiva, aspettate di vedere il coniglietto Duracell accompagnarli nei ritmi di una salsa Boliviana.
Nano Egidio con IL TERRIBILE MASSIMO TERRORE, TCP Tanti Cosi Progetti QUESTA MANO PARLA, Figurentheater Eva Sotriffer DRACULA – IL NON MORTO SFIDA LA MORTE, Giovannini e Campanoni SO KIND DRACULA sono le compagnie chiamate a produrre uno studio originale sulla star della Transilvania. Originalità che è venuta meno, tanto da far pensare ad una carenza di creatività delle giovani compagnie, le quali hanno preso come riferimento per la realizzazione delle loro pièce, la versione romanzata di Bram Stoker e la versione di serie b che i Bmovie ne hanno dato, uno per tutti Bela Lugosi.
Per quanto riguarda il Dracula di Coppola si sono presi veri e propri estratti sia filmici che musicali, questo è il caso di Giovannini e Campanoni con la scelta della messa in scena del personaggio del Signor Renfild non avendo cura neanche di rifare il testo, e lo stesso vale per i Tcp, che se pur apprezzabili per l'amatorialità intesa come spiare il quotidiano del personaggio, hanno sempre attinto dalla stessa pellicola riferendosi ad altri spezzoni. Mentre invece i Nano Egidio hanno impostato il loro spettacolo come una pellicola trash prendendo a modello il mondo Bela Lugosi.
Cosa diversa hanno fatto i Figurentheater Eva Sotriffer, leggeri certo, ma sicuramente d'effetto. La musica di Max Castlunger suonata dal vivo si sposa perfettamente con le vicende delle marionette create appositamente (?) per lo spettacolo. Eva Sotriffer trasforma la fortuna dell'immortalità di Dracula nella sua maledizione. Privo di affetto questo povero diavolo sfiderà la morte per convincerlo ad ucciderlo. Non stupisce che la giuria all'unanimità, riconoscendo l'assenza di una potenza creativa originale, abbia deciso di dare a loro il premio in denaro e la possibilità di portare il loro spettacolo in giro per i teatri. Musica dal vivo, ironia e leggerezza fanno di questo spettacolo uno spettacolo per tutte le età.
A seguire una presenza costante e affascinante a Incanti, Max Vandrervorst - Sinfonia di Oggetti Abbandonati nel 1995, L'homme de Spa nel 1996. Histoires de Musiques nel 1999 e Chaises musicales (de Pataphonie Centrale) nel 2007 - che insieme all'amico Marc Hérouet presenta una selezione di composizioni che nascono dall'incontro tra la "liuteria selvaggia", come lui stesso la definisce, e l'armonia del pianoforte. Una visione del mondo piena di musica che coglie il suo ritmo nella maniera più ludica e istintiva, come possono fare nella danza gli Stomp che da oggetti di riciclo fanno emergere il loro ritmo tribal-metropolitano per scatenarsi e far scatenare.
Se non si parla di danza, la simpatia di questo buontempone basta a riscaldare l'atmosfera del dopo cena destando non poca meraviglia. I suoi sono oggetti ritrovati che nelle sue mani rinascono strumenti musicali, e come ogni maestro, ha la sua orchestra. Come introduzione il famosissimo Day dream dalla Wallace Collection (di cui il pianista è stato fondatore) suonato allo "scoutofono", una serie di fiasche metalliche accordate. A seguire una sonata per cibo in scatola, un ragtime per claxon a due toni, un blues per ferri da stiro usati come uno xilofono, tre piccoli accenni musicali per rasoio Bic usa e getta, l'integrale della Quadriglia di Lancieri per sedia musicale a quattro toni, un valzer per bottigliofono e un grande classico di Louis Armstrong per cassa di birra Maes Pils. E se la folle serietà con cui il concerto viene presentato colpisce i vostri sentimenti di simpatia tirandovi fuori dai denti qualche risata istintiva, aspettate di vedere il coniglietto Duracell accompagnarli nei ritmi di una salsa Boliviana.
gb
Max Vandervorst
Récital pour Objects Abandonnés et Clavier Tempéré
spettacolo musicale di Max Vandervorst e Marc Hérouet
piano Marc Hérouet
regia Benjamin Pasternak et Claire Steinfort
www.maxvandervorst.be
Récital pour Objects Abandonnés et Clavier Tempéré
spettacolo musicale di Max Vandervorst e Marc Hérouet
piano Marc Hérouet
regia Benjamin Pasternak et Claire Steinfort
www.maxvandervorst.be