10 miniballetti
per infiammare il pubblico
Doppio appuntamento con la danza contemporanea, giovedì 11 e venerdì 12 febbraio, che la Fondazione Piemonte dal Vivo dedica, negli spazi della Lavanderia a Vapore, ad artisti emergenti e under 35 piemontesi e nazionali. Ad ogni sera, due visioni della danza.
Giovedì 11. Apre la serata Quintetto di TIDA - Théâtre Danse. Spettacolo che si realizza interamente attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, con Marco Chenevier solo in scena. Visto per la prima volta alle Officine Caos, lo spettacolo, che ha vinto il Be Festival 2015 di Birmingham, non è mai uguale a sé stesso, e questa volta, cambiando la cornice, i protagonisti si fanno "autorevoli" e lo spettacolo perde, forse, di spontaneità e vera, ironica partecipazione. Nella prima occasione abbiamo intervistato il coreografo e rimandiamo i lettori al link in alto a destra per leggere le sue risposte.
Forte presenza scenica, ottima padronanza del corpo e della voce, alta sensibilità musicale sono gli ingredienti di "10 miniballetti" della ballerina e coreografa Francesca Pennini che si confronta per la prima volta con un lavoro prettamente coreografico. Accattivante e seducente, talvolta ironico, "10 miniballetti" innesca, tra contorsioni e sforzi asfittici, uno scambio respiratorio che mescola i volumi tra corpo e spazio, tra scena e pubblico attraverso una geografia mobile, sospesa e decisa. L'elemento biografico si mescola ad elementi presi dal teatro e dalle arti visive e si confronta nella sua ideazione con scrittori del calibro di David Foster Wallace, con la filosofia di Roland Barthes o quella di Michel Foucault, sviluppando una performance mossa dalla necessità, umana e quindi artistica, della comunicazione personale.
Filo conduttore, la paura dei volatili e il quaderno di infanzia su cui l'artista aveva disegnano coreografie mai realizzate e che adesso prendono corpo per creare, sulla scena, un'antologia di danze in bilico tra geometria e turbinio, in cui l'elemento aereo è paradigma di riflessioni sui confini del controllo. Correnti e bufere, ventilatori e droni, uccelli e grand-jeté diventano allegorie sul legame tra coreografia e danza, muovendo un'indagine che rimbalza tra la ripetibilità del gesto e l'improvvisazione, tra la scrittura e l'interpretazione. Insomma, movente personale, doti fisiche e urgenza comunicativa, nonché il cortocircuito che innesca con il ventilatore e le piume, fanno sì che CollettivoCinetico sia una delle realtà più interessanti del panorama italiano. E quando l'artista, fra bellezza e ricerca, comunica, il pubblico non può far altro che apprezzare senza mediazioni di sorta. Ecco spiegati i ripetuti applausi. Bravissima!
Giovedì 11. Apre la serata Quintetto di TIDA - Théâtre Danse. Spettacolo che si realizza interamente attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, con Marco Chenevier solo in scena. Visto per la prima volta alle Officine Caos, lo spettacolo, che ha vinto il Be Festival 2015 di Birmingham, non è mai uguale a sé stesso, e questa volta, cambiando la cornice, i protagonisti si fanno "autorevoli" e lo spettacolo perde, forse, di spontaneità e vera, ironica partecipazione. Nella prima occasione abbiamo intervistato il coreografo e rimandiamo i lettori al link in alto a destra per leggere le sue risposte.
Forte presenza scenica, ottima padronanza del corpo e della voce, alta sensibilità musicale sono gli ingredienti di "10 miniballetti" della ballerina e coreografa Francesca Pennini che si confronta per la prima volta con un lavoro prettamente coreografico. Accattivante e seducente, talvolta ironico, "10 miniballetti" innesca, tra contorsioni e sforzi asfittici, uno scambio respiratorio che mescola i volumi tra corpo e spazio, tra scena e pubblico attraverso una geografia mobile, sospesa e decisa. L'elemento biografico si mescola ad elementi presi dal teatro e dalle arti visive e si confronta nella sua ideazione con scrittori del calibro di David Foster Wallace, con la filosofia di Roland Barthes o quella di Michel Foucault, sviluppando una performance mossa dalla necessità, umana e quindi artistica, della comunicazione personale.
Filo conduttore, la paura dei volatili e il quaderno di infanzia su cui l'artista aveva disegnano coreografie mai realizzate e che adesso prendono corpo per creare, sulla scena, un'antologia di danze in bilico tra geometria e turbinio, in cui l'elemento aereo è paradigma di riflessioni sui confini del controllo. Correnti e bufere, ventilatori e droni, uccelli e grand-jeté diventano allegorie sul legame tra coreografia e danza, muovendo un'indagine che rimbalza tra la ripetibilità del gesto e l'improvvisazione, tra la scrittura e l'interpretazione. Insomma, movente personale, doti fisiche e urgenza comunicativa, nonché il cortocircuito che innesca con il ventilatore e le piume, fanno sì che CollettivoCinetico sia una delle realtà più interessanti del panorama italiano. E quando l'artista, fra bellezza e ricerca, comunica, il pubblico non può far altro che apprezzare senza mediazioni di sorta. Ecco spiegati i ripetuti applausi. Bravissima!
gb
Lavanderia a vapore
10 Miniballetti
regia, coreografia, danza Francesca Pennini
drammaturgia, disegno luci Angelo Pedroni
www.collettivocinetico.it
10 Miniballetti
regia, coreografia, danza Francesca Pennini
drammaturgia, disegno luci Angelo Pedroni
www.collettivocinetico.it