La Giornata del Contemporaneo? Forse non a Milano
Giunta alla sua sesta edizione, l'iniziativa promossa da AMACI (Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani, nata nel 2003): La Giornata del Contemporaneo, si è svolta sabato 9 ottobre in gran parte delle città Italiane. Grande evento annuale dedicato all'arte del nostro tempo e al suo pubblico. Oltre 1.000 luoghi dedicati all'arte contemporanea apriranno al pubblico gratuitamente i loro spazi per un giorno. Come nelle passate edizioni, AMACI ha affidato l'ideazione dell'immagine guida della Giornata a un artista italiano di fama internazionale. Dopo Michelangelo Pistoletto, Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Luigi Ontani, quest'anno è la volta di Stefano Arienti, che ha realizzato per l'occasione l'opera Cristalli, un raffinato omaggio al nostro Paese alla vigilia del 150° anniversario dell'Unità Nazionale.
Tale evento, nelle sue sei edizioni, ha visto una progressiva crescita del numero degli aderenti: dai 180 del 2005 si è passati agli oltre 800 del 2009, che hanno coinvolto, nell'arco di sole ventiquattro ore, oltre 130.000 visitatori su tutto il territorio nazionale. Quest'anno sono 1.031 i musei, le gallerie, le associazioni e i luoghi d'arte pubblici e privati che aprono le loro porte gratuitamente, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze: un programma multiforme che regala l'occasione di vivere da vicino la vivacità e la ricchezza dell'arte contemporanea nel nostro Paese. Non sarà, però, soltanto arte, ma anche impegno sociale. AMACI affiancherà LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l'AIDS) nella campagna di conoscenza e prevenzione dell'infezione da HIV e delle sue conseguenze cliniche e sociali. Insieme scendono in campo per sensibilizzare la popolazione rispetto all'importanza della prevenzione e per promuovere e difendere il diritto alla salute. Quello che stupisce è che in una città come Milano, per l'importanza che riveste per l'arte contemporanea, siano ad aderire all'iniziativa solo due delle Istituzioni che si occupano di tale arte, al contrario di molte gallerie e fondazioni. Una è il futuro Museo del Novecento, con opening a Novenbre 2010, l'altra il PAC (Padiglione di Arte Contemporanea) che inaugura la sera stessa con Franko B. L'uno chiuso, non fruibile quindi; l'altro, con l'inaugurazione per il pubblico alle ore 21, nonostante la sua adesione alla Giornata del contemporaneo, dedica solo quattro ore alla stessa, dalle 21 alle 24. Oltre tutto la sponsorizzazione e la consequente fruizione dell'evento è stata quasi nulla, come pochissimi erano i manifesti attaccati alle pareti delle gallerie, aperte si di sabato, ma che comunque restano sempre gratuite, cosi come le fondazioni. Nessuno, nelle stesse, a chiarire il perché della giornata del contemporaneo. Alcune di esse chiuse. Altre piuttosto che l'intera giornata, seguivano l'orario di ufficio. Belle le cartoline/pubblicità con l'opera dell'artista Arienti. Quello che sorprende maggiormente e che Milano non abbia dato un contributo maggiore anche con partner, per la manifestazione, quali il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee. Con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il patrocinio di: Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Unione delle Province Italiane, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ICOM Italia. Dunque la sesta Giornata del Contemporaneo? Si, ma no a Milano. Aldilà del chi e del come aderisce all'iniziativa, resta pur il fatto che la Giornata abbia una sua valenza ed importanza nell'aprire al pubblico istituzioni che parlano un linguaggio ostico come quello dell'arte contemporanea, sempre più in mano ad una élite di studiosi ed appassionati. Cosi come all'Associazione va il merito di sottolineare l'importanza del dato nazionale letto però in chiave internazionale, chiaro nella scelta dei suoi artisti-portanti, tutti italiani ma tutti di successo internazionale - come a dire l'Italia non si è fermata al Rinascimento. |
Amaci - Giornata del Contemporaneo website:
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