Carmina Burana
Astolfi al teatro nuovo
Per la seconda volta a Torino lo Spellbound Ballet Di Mario Astolfi.
Dopo Lost for Words, presentato a Palcoscenico Danza questo marzo, torna al Teatro Nuovo con un vecchio lavoro. Con prima assoluta a Maiori nel 2006 e riallestito per Madrid en Danza nel 2010 il suo Carmina Burana invade, oggi, il palcoscenico del Liceo coreutico.
Con una cifra stilistica inconfondibile esaltata da un ensemble di danzatori considerati tra le eccellenze dell'ultima generazione, Spellbound è una delle compagnie maggiormente competitive al livello internazionale, come espressione di una danza che si offre al pubblico con un vocabolario ampio e in continua sperimentazione. Per volontà del coreografo Mauro Astolfi, Spellbound nasce nel 1994, dopo un lungo periodo di studio negli Stati Uniti. Da subito la Compagnia si contraddistingue per la diffusione di creazioni in contesti diversi, dai Gala ai programmi culturali televisivi, alle piattaforme e Festival di più continenti, frutto anche della collaborazione, dal 1996, con Valentina Marini con cui la Compagnia intraprende un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali.
Ricca progettualità artistica insieme all'eccellenza degli interpreti, unita ad una costante evoluzione del marchio hanno fatto festeggiare a lo Spellbound Ballet, nel 2014, il ventennale di attività. Arco di tempo in cui alla produzione di spettacoli, si accompagnano i progetti di formazione ed educazione sia del pubblico che di almeno due generazioni di danzatori.
A partire dai Carmina Burana di Carl Orff, insieme di scurrilità plebea e raffinatezza cortigiana, Mauro Astolfi sviluppa delle azioni coreografiche volte ad invadere, possedere lo spazio. In maniera ironica ed irriverente, grottesca e godereccia si mette in danza, il senso dei Carmina, in cui la ragione lascia il suo trono, e nell'abbandono, audace si fa la visione del divino. Pensiamo a le cosiddette ‘kontrafakturen', ovvero il camuffare inni e motivi religiosi in canti profani. Parodia degli evangeli, delle formule di confessione e delle litanie che sotto l'estro creativo di Astolfi si fa caos dionisiaco, orgia di corpi, istinto primordiale. Baccanali raffinatissimi, creative masse corporee dalla qualità eccellente, in cui Eros non lotta con Thanatos e l'homo faber si trasforma in homo ludens.
Due i simboli di questo allestimento, un enorme armadio e un grande tavolo. Il primo luogo di segreti, di ‘scheletri' ipocritamente celati, di memorie peccaminose; il secondo, altare sacrificale della terrena voluptas, imbandita di corpi esibiti come delizie tentatrici - Gola e Lussuria, due vizi capitali, sono in fondo, figli della medesima madre. Questi due aspetti "significanti", mobili, e mossi nello spazio si inseriscono nella scrittura coreografica, che nei Carmina Burana di Astolfi vede tre momenti particolari. Un inizio brutale ed aggressivo, che avviene sotto il cupo rombare di una pioggia che cade pesantissima, la parte centrale, irriverente e grottesca che allude alle giullarate, per culminare infine nell'incendium cupiditatum, lo scatenamento delle passioni, che avviene nella taberna – bordello, luogo di appagamento degli istinti primari.
Insomma i Carmina Burana di Astolfi sono un inno al corpo e alle sue passioni, ai suoi voli alti (il corpo che si muove al disopra del tavolo, creando nuove direttrici nello spazio) e alle sue cadute, verso il basso che la gravità impone. Cultura alta e cultura bassa si incontrato è il risultato è ottima danza.
Dopo Lost for Words, presentato a Palcoscenico Danza questo marzo, torna al Teatro Nuovo con un vecchio lavoro. Con prima assoluta a Maiori nel 2006 e riallestito per Madrid en Danza nel 2010 il suo Carmina Burana invade, oggi, il palcoscenico del Liceo coreutico.
Con una cifra stilistica inconfondibile esaltata da un ensemble di danzatori considerati tra le eccellenze dell'ultima generazione, Spellbound è una delle compagnie maggiormente competitive al livello internazionale, come espressione di una danza che si offre al pubblico con un vocabolario ampio e in continua sperimentazione. Per volontà del coreografo Mauro Astolfi, Spellbound nasce nel 1994, dopo un lungo periodo di studio negli Stati Uniti. Da subito la Compagnia si contraddistingue per la diffusione di creazioni in contesti diversi, dai Gala ai programmi culturali televisivi, alle piattaforme e Festival di più continenti, frutto anche della collaborazione, dal 1996, con Valentina Marini con cui la Compagnia intraprende un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali.
Ricca progettualità artistica insieme all'eccellenza degli interpreti, unita ad una costante evoluzione del marchio hanno fatto festeggiare a lo Spellbound Ballet, nel 2014, il ventennale di attività. Arco di tempo in cui alla produzione di spettacoli, si accompagnano i progetti di formazione ed educazione sia del pubblico che di almeno due generazioni di danzatori.
A partire dai Carmina Burana di Carl Orff, insieme di scurrilità plebea e raffinatezza cortigiana, Mauro Astolfi sviluppa delle azioni coreografiche volte ad invadere, possedere lo spazio. In maniera ironica ed irriverente, grottesca e godereccia si mette in danza, il senso dei Carmina, in cui la ragione lascia il suo trono, e nell'abbandono, audace si fa la visione del divino. Pensiamo a le cosiddette ‘kontrafakturen', ovvero il camuffare inni e motivi religiosi in canti profani. Parodia degli evangeli, delle formule di confessione e delle litanie che sotto l'estro creativo di Astolfi si fa caos dionisiaco, orgia di corpi, istinto primordiale. Baccanali raffinatissimi, creative masse corporee dalla qualità eccellente, in cui Eros non lotta con Thanatos e l'homo faber si trasforma in homo ludens.
Due i simboli di questo allestimento, un enorme armadio e un grande tavolo. Il primo luogo di segreti, di ‘scheletri' ipocritamente celati, di memorie peccaminose; il secondo, altare sacrificale della terrena voluptas, imbandita di corpi esibiti come delizie tentatrici - Gola e Lussuria, due vizi capitali, sono in fondo, figli della medesima madre. Questi due aspetti "significanti", mobili, e mossi nello spazio si inseriscono nella scrittura coreografica, che nei Carmina Burana di Astolfi vede tre momenti particolari. Un inizio brutale ed aggressivo, che avviene sotto il cupo rombare di una pioggia che cade pesantissima, la parte centrale, irriverente e grottesca che allude alle giullarate, per culminare infine nell'incendium cupiditatum, lo scatenamento delle passioni, che avviene nella taberna – bordello, luogo di appagamento degli istinti primari.
Insomma i Carmina Burana di Astolfi sono un inno al corpo e alle sue passioni, ai suoi voli alti (il corpo che si muove al disopra del tavolo, creando nuove direttrici nello spazio) e alle sue cadute, verso il basso che la gravità impone. Cultura alta e cultura bassa si incontrato è il risultato è ottima danza.
gb
TEATRO NUOVO
Spellbound Contemporary Ballet
Carmina Burana
coreografia e set concept Mauro Astolfi
musiche Aleksandar Sasha Karlic, Carl Orff, Antonio Vivaldi
www.thedanceindustry.com
Spellbound Contemporary Ballet
Carmina Burana
coreografia e set concept Mauro Astolfi
musiche Aleksandar Sasha Karlic, Carl Orff, Antonio Vivaldi
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