Infinitamente piccolo
Megakles a Ipuntidanza 2012
Inaugurata il 13 ottobre alla Fondazione Peano di Cuneo, prosegue il palinsesto della rassegna I PUNTI DANZA autunno 2012 della Fondazione Egri con la Compagnia Megakles di Catania che presenta in prima regionale per INTERSCAMBI#1, "Infinitamente piccolo" uno spettacolo ispirato alla figura di Primo Levi per tenere viva la memoria su tutte quei piccoli particolari che sfuggono nella velocità dell'incedere odierno. Al Teatro Gobetti il 23 ottobre. Rapporto già iniziato nelle precedenti edizioni ha visto anche La Compagnia Das (DanzAtelierStudios,) lo scorso aprile, portare a sua volta a Catania, lo spettacolo "The Lost ballerina".
Ispirato alla figura dello scrittore ebreo Primo Levi, morto in circostanze poco chiare tanto che non si sa bene se parlare di un suicidio o di morte apparente <>. In realtà non figura come una riflessione sulla vita ma come una scelta mirata. Non si capisce bene perchè si parla di infinitamente piccolo e si decide di parlare diNazismo ovvero la più grande vergogna della Ragione umana. Troppo facile e banale, sicuramente dai facili sentimentalismi ma sicuramente poco incline allo studio delle vere "piccolezze" contemporanee che dal 1945 ad oggi riempiono i nostri telegiornali e contribuiscono a formare il grande abisso del fallimento occidentale.
La messa in scena però è pregevole. La scenografia è sicuramente particolare, usare ad esempio un'istallazione di indumenti bianchi -simbolo della purezza e del meglio del genere umano - dal tetto fino al palcoscenico denota una concezione spaziale elegante, perfettamente bilanciata a sinistra da un'altra piccola installazione composta da un cappotto -simbolo nazista- e da delle aste con dei numeri simbolo della spersonalizzazione che ogni totalitarismo produce e alimenta. Per una attorialità che va affinata, la fase coreuta invece è matura ed elegante. Presenta un corpo consapevole veramente dei più infiniti movimenti che poi si traducono in danza. La commistione fra movimento e musica è riuscitissima e simbiotica. La danza è energica e statica allo stesso tempo, nevrotica. Tutto, però, è ricordo di qualcos'altro. Tutto riconduce, una volta finito il puzzle, alla compagnia Zappalàdanza di Catania e al suo raffinatissimo linguaggio. Suoi sono particolari movenze ormai codificate, sua la concezione della scena: i musicisti sul palco come co-protagonisti, il suo giocare con i generi, l'uso del diletto. Non si sminuisce assolutamente la forza e l'assoluta autonomia della performance ma, anzi, le si riconosce un fortunatissimo linguaggio che proviene dal sud e che vede il suo centro nelle attività dello Scenariopubblico, headquarter per la danza contemporanea in Sicilia. Quindi "fozza Catania!".
La Fondazione Egri come avvenuto nella passata edizione, intende promuovere nuovi coreografi con un format creato appositamente per loro: "Showcase", all'interno del quale si esibiscono giovani creatori della Compagnia EgriBiancoDanza e la Compagnia DAS, con un nuovo lavoro della coreografa Elena Rolla, in collaborazione con la regista Silvia Giulia Amendola, ispirato ai testi di Serena Sinigallia, dedicato alla condizione della donna. Questo il 3 novembre 2012, sempre a Torino, alla Cavallerizza Reale - Maneggio.
La nuova produzione "ShowDinner", il 27 e 28 dicembre 2012, al Teatro Vittoria di Torino è invece uno spettacolo che unisce enogastronomia e danza, una formula già sperimentata con "Cosa danza in pentola?" e rivelatasi vincente, scelta per celebrare la fine dell'anno, dedicata al numeroso pubblico che segue costantemente l'attività teatrale della Fondazione Egri. Uno spettacolo che si snoda attraverso diverse portate dove danzatori e commensali saranno uniti in un evento in cui Raphael Bianco è per la prima volta conduttore - vocalist con un quintetto jazz, rigorosamente live.
Ispirato alla figura dello scrittore ebreo Primo Levi, morto in circostanze poco chiare tanto che non si sa bene se parlare di un suicidio o di morte apparente <>. In realtà non figura come una riflessione sulla vita ma come una scelta mirata. Non si capisce bene perchè si parla di infinitamente piccolo e si decide di parlare diNazismo ovvero la più grande vergogna della Ragione umana. Troppo facile e banale, sicuramente dai facili sentimentalismi ma sicuramente poco incline allo studio delle vere "piccolezze" contemporanee che dal 1945 ad oggi riempiono i nostri telegiornali e contribuiscono a formare il grande abisso del fallimento occidentale.
La messa in scena però è pregevole. La scenografia è sicuramente particolare, usare ad esempio un'istallazione di indumenti bianchi -simbolo della purezza e del meglio del genere umano - dal tetto fino al palcoscenico denota una concezione spaziale elegante, perfettamente bilanciata a sinistra da un'altra piccola installazione composta da un cappotto -simbolo nazista- e da delle aste con dei numeri simbolo della spersonalizzazione che ogni totalitarismo produce e alimenta. Per una attorialità che va affinata, la fase coreuta invece è matura ed elegante. Presenta un corpo consapevole veramente dei più infiniti movimenti che poi si traducono in danza. La commistione fra movimento e musica è riuscitissima e simbiotica. La danza è energica e statica allo stesso tempo, nevrotica. Tutto, però, è ricordo di qualcos'altro. Tutto riconduce, una volta finito il puzzle, alla compagnia Zappalàdanza di Catania e al suo raffinatissimo linguaggio. Suoi sono particolari movenze ormai codificate, sua la concezione della scena: i musicisti sul palco come co-protagonisti, il suo giocare con i generi, l'uso del diletto. Non si sminuisce assolutamente la forza e l'assoluta autonomia della performance ma, anzi, le si riconosce un fortunatissimo linguaggio che proviene dal sud e che vede il suo centro nelle attività dello Scenariopubblico, headquarter per la danza contemporanea in Sicilia. Quindi "fozza Catania!".
La Fondazione Egri come avvenuto nella passata edizione, intende promuovere nuovi coreografi con un format creato appositamente per loro: "Showcase", all'interno del quale si esibiscono giovani creatori della Compagnia EgriBiancoDanza e la Compagnia DAS, con un nuovo lavoro della coreografa Elena Rolla, in collaborazione con la regista Silvia Giulia Amendola, ispirato ai testi di Serena Sinigallia, dedicato alla condizione della donna. Questo il 3 novembre 2012, sempre a Torino, alla Cavallerizza Reale - Maneggio.
La nuova produzione "ShowDinner", il 27 e 28 dicembre 2012, al Teatro Vittoria di Torino è invece uno spettacolo che unisce enogastronomia e danza, una formula già sperimentata con "Cosa danza in pentola?" e rivelatasi vincente, scelta per celebrare la fine dell'anno, dedicata al numeroso pubblico che segue costantemente l'attività teatrale della Fondazione Egri. Uno spettacolo che si snoda attraverso diverse portate dove danzatori e commensali saranno uniti in un evento in cui Raphael Bianco è per la prima volta conduttore - vocalist con un quintetto jazz, rigorosamente live.
gb
Megakles Ballet
Infinitamente piccolo
Regia e Coreografia di Salvatore Romania e Laura Odierna
Musiche di Salvatore Amore e Stefano Cardillo
www.megaklesballet.it
Infinitamente piccolo
Regia e Coreografia di Salvatore Romania e Laura Odierna
Musiche di Salvatore Amore e Stefano Cardillo
www.megaklesballet.it