Don Chisciotte
Al Regio la versione Alonso
Dopo il Balletto di Lione nella stagione 13.14 al Regio, per il nuovo palinsesto, il Balletto Nazionale di Cuba.
Per la coreografia di Alicia Alonso un balletto eterno, erede di una tradizione eccellente, preservata ed arricchita con rispetto dalla Compagnia Nazionale Cubana. Con Don Chisciotte, in tre atti una storia d'amore a lieto fine.
Lo chiamano Don Chisciotte ma in realtà è la storia di Basilio e Kitri. Il balletto spagnolo, ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes, diventa russo-francese per via del marchio indelebile lasciato dallaversione originaria di Maurius Petipa, il maggior artefice del balletto zarista, nominato maitre de ballet nel 1862. Proprio Petipa aveva trascorso tre anni in Spagna - dal 1845 al 1848 - imparando le danze classiche del folklore iberico e creando, una volta tornato, cinque balletti a tema spagnoleggiante. La musica, poi, èpolacco-viennese, essendo di Ludwing Minkus - dalla nazionalità russa a partire dal 1861 - collaboratore diPetipa. Insomma l'origine del Don, ferme restando le ascendenze storiche franco-italiane di Corte, con ogni evidenza è frutto del meticciato europeo più spinto, un crogiolo multinazionale che ha prodotto ottimi e durevoli frutti, come scrive Elisa Guzzo Vaccarino ne Il buono folle, saggio all'interno del libretto di sala.
Uno dei pochi Balletto-commedia, che insieme alla Fille mal gardée e Coppélia, sfida i tanti balletti-tragedia, da Giselle al Lago dei cigni per citarne solo alcuni, il Don Chisciotte ha conosciuto una fortuna scenica come canovaccio per numerosi coreografi. Tra gli anni Quaranta e Cinquanta ad esempio, tanti tentarono di caricarlo di psicologismi - anche grazie all'interesse suscitato da sempre negli intellettuali, come Thomas Mann, Franz Kafka, Vladimir Nabokov, Jorge Luis Borges - come la versione di Tatiana Gsovkij con musica di Leo Spiess a Berlino; Aurél MIllos su Petrassi a Parigi; Ninette de Valois su musica diRoberto Gerhard con Margot Fonteyn e Robert Helpmann a Londra; Serge Lifar - ultima stella di Djagilev - su musica di Jacques Ibert per uno Chevalier errant a Parigi. Un insolito Balanchine per il New York City Ballet nel 1965, su musica di Nicholas Nabokov e con Suzanne Farrell nel ruolo di Kitri, accanto alla quale interpretò il ruolo di Don Chisciotte.
Ma quello di Petipa, ispirato all'episodio del matrimonio di Gamache del secondo volume cervantiano, persiste nelle edizioni coreografiche attuali, pensiamo alla versione di Anna Pavlova per la sua compagnia a Londra nel 1924; quella di Rudolf Nureyev, con un retrogusto di Commedia dell'arte a Vienna nel 1966; la versione di Mikhail Baryshnikof creata per l'American Ballet Theatre nel 1978; la versione di Nicolas Beriozoff per il National Ballet of Canada nel 1982 e quella di Vladimir Vasil'ev a Chicago nel 1991.
Spigliata, pirotecnica, vibrante di colori e ritmi latini, la versione dell'Alonso del 1988. Scrittura coreuta in cui emergono chiare le doti dei danzatori e il virtuosismo tecnico di tutta la compagnia. Spiccano i primi ballerini nei tanti assoli e passi a due, nella gioia delle scene di festa popolare del primo e dell'ultimo atto. Uno stile altissimo che, come in gran parte del balletto ottocentesco, presenta una struttura a forme chiuse, in un'alternanza di scene pantomimiche, che espongono lo svolgersi della vicenda - come i recitativi nell'opera - e di momenti di pura coreografia, in cui emergono prepotenti il grand pass, con intervento di soliste e corpo di ballo attorno alla coppia principale e l'atto delle Driadi, per le tre danzatrici principali e per il corpo di ballo femminile. Sublime la scena dei toreri in un tripudio di corpi volanti
Certo l'allestimento non ha nulla a che vedere con il Don allestito da Nureyev - il più noto in italia e con il quale è facile fare un confronto, con scene spettacolari ed ambientazioni goyesche di Raffaele Del Salvio - optando per scenografie datate già, forse, a partire dalla fine degli anni Ottanta.
Per la coreografia di Alicia Alonso un balletto eterno, erede di una tradizione eccellente, preservata ed arricchita con rispetto dalla Compagnia Nazionale Cubana. Con Don Chisciotte, in tre atti una storia d'amore a lieto fine.
Lo chiamano Don Chisciotte ma in realtà è la storia di Basilio e Kitri. Il balletto spagnolo, ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes, diventa russo-francese per via del marchio indelebile lasciato dallaversione originaria di Maurius Petipa, il maggior artefice del balletto zarista, nominato maitre de ballet nel 1862. Proprio Petipa aveva trascorso tre anni in Spagna - dal 1845 al 1848 - imparando le danze classiche del folklore iberico e creando, una volta tornato, cinque balletti a tema spagnoleggiante. La musica, poi, èpolacco-viennese, essendo di Ludwing Minkus - dalla nazionalità russa a partire dal 1861 - collaboratore diPetipa. Insomma l'origine del Don, ferme restando le ascendenze storiche franco-italiane di Corte, con ogni evidenza è frutto del meticciato europeo più spinto, un crogiolo multinazionale che ha prodotto ottimi e durevoli frutti, come scrive Elisa Guzzo Vaccarino ne Il buono folle, saggio all'interno del libretto di sala.
Uno dei pochi Balletto-commedia, che insieme alla Fille mal gardée e Coppélia, sfida i tanti balletti-tragedia, da Giselle al Lago dei cigni per citarne solo alcuni, il Don Chisciotte ha conosciuto una fortuna scenica come canovaccio per numerosi coreografi. Tra gli anni Quaranta e Cinquanta ad esempio, tanti tentarono di caricarlo di psicologismi - anche grazie all'interesse suscitato da sempre negli intellettuali, come Thomas Mann, Franz Kafka, Vladimir Nabokov, Jorge Luis Borges - come la versione di Tatiana Gsovkij con musica di Leo Spiess a Berlino; Aurél MIllos su Petrassi a Parigi; Ninette de Valois su musica diRoberto Gerhard con Margot Fonteyn e Robert Helpmann a Londra; Serge Lifar - ultima stella di Djagilev - su musica di Jacques Ibert per uno Chevalier errant a Parigi. Un insolito Balanchine per il New York City Ballet nel 1965, su musica di Nicholas Nabokov e con Suzanne Farrell nel ruolo di Kitri, accanto alla quale interpretò il ruolo di Don Chisciotte.
Ma quello di Petipa, ispirato all'episodio del matrimonio di Gamache del secondo volume cervantiano, persiste nelle edizioni coreografiche attuali, pensiamo alla versione di Anna Pavlova per la sua compagnia a Londra nel 1924; quella di Rudolf Nureyev, con un retrogusto di Commedia dell'arte a Vienna nel 1966; la versione di Mikhail Baryshnikof creata per l'American Ballet Theatre nel 1978; la versione di Nicolas Beriozoff per il National Ballet of Canada nel 1982 e quella di Vladimir Vasil'ev a Chicago nel 1991.
Spigliata, pirotecnica, vibrante di colori e ritmi latini, la versione dell'Alonso del 1988. Scrittura coreuta in cui emergono chiare le doti dei danzatori e il virtuosismo tecnico di tutta la compagnia. Spiccano i primi ballerini nei tanti assoli e passi a due, nella gioia delle scene di festa popolare del primo e dell'ultimo atto. Uno stile altissimo che, come in gran parte del balletto ottocentesco, presenta una struttura a forme chiuse, in un'alternanza di scene pantomimiche, che espongono lo svolgersi della vicenda - come i recitativi nell'opera - e di momenti di pura coreografia, in cui emergono prepotenti il grand pass, con intervento di soliste e corpo di ballo attorno alla coppia principale e l'atto delle Driadi, per le tre danzatrici principali e per il corpo di ballo femminile. Sublime la scena dei toreri in un tripudio di corpi volanti
Certo l'allestimento non ha nulla a che vedere con il Don allestito da Nureyev - il più noto in italia e con il quale è facile fare un confronto, con scene spettacolari ed ambientazioni goyesche di Raffaele Del Salvio - optando per scenografie datate già, forse, a partire dalla fine degli anni Ottanta.
Gb
Teatro Regio
Ballet Nacional de Cuba
Don Chisciotte
Coreografie: Alicia Alonso, Marta García e María Elena Llorente
Compositore: Ludwig Minkus
www.balletcuba.cult.cu
Ballet Nacional de Cuba
Don Chisciotte
Coreografie: Alicia Alonso, Marta García e María Elena Llorente
Compositore: Ludwig Minkus
www.balletcuba.cult.cu