Siamo tutti autistici
Al Cubo, Del Mondo che amo
Come quinto appuntamento di SCHEGGE 15, il CUBO ospita l'Associazione Il Mutamento Zona Castalia.
Con DEL MONDO CHE AMO, spettacolo di e con Eliana Cantone, l'attenzione si posa su esseri speciali, gli stessi che con occhi diversi e sensibilità artistiche ci guardano e vedono il mondo.
Laureata in Lettere e Filosofia Eliana Cantone si forma teatralmente presso Trinity College di Dublino(Irlanda) e l'Art Centre di Galway (Irlanda) e prosegue la sua formazione in Italia presso il Tangram Teatro di Torino. Si specializza in Commedia dell'Arte - con Eugenio Allegri, Claudia Contin, Ferruccio Merisi - e segue percorsi formativi fra teatro e danza, non solo europea (danza indiana Barathanatyam). Lavora come attrice in creazioni con nuova drammaturgia con Giordano V. Amato, con Eugenio Allegri, Ivana Ferri, Alejandro Jodorowski e Sotigui Kouyatè.
Al lavoro attoriale unisce l'insegnamento e per diversi anni è docente presso la scuola di teatro professionale Tangram Teatro di Torino. Abitualmente conduce laboratori professionali per Il Mutamento Zona Castalia, Associazione di Cultura Globale, di cui è attualmente Presidente e Legale Rappresentante. Cura la direzione artistica della Residenza Multidisciplinare STORIE DI ALTRI MONDI (Il Mutamento Zona Castalia) dell'omonima rassegna STORIE DI ALTRI MONDI, sezione del festival internazionale IL SACRO ATTRAVERSO L'ORDINARIO, e la rassegna dedicata a bambini e ragazzi RACCONTANDO GLI ALTRI MONDI. Cura progetti con finalità sociali quali IL LUOGO INTERIORE. Le ultime creazioni La Favola di un'altra Giovinezza (vincitrice del bando kilowatt Visionari 2013) e Del Mondo che Amo hanno replicato e replicano su territorio regionale e nazionale.
Ormai la seguiamo da quasi tre anni e riconosciamo bene la sua cifra stilistica: voce, corpo e musica. I suoi spettacoli hanno sempre questa triade ben salda unita ad una capacità "leggera" di tradurre sulla scena anche l'emozione più "pesante", angosciosa. Eliana Cantone ama mettere in scena le urgenze, i racconti che scavano in questa vita per tirarne fuori il nascosto, quello che c'è ma che non tutti vedono, o hanno il tempo di cogliere. Non a caso il festival che organizza racconta del sacro che si cela nell'ordinario, attraverso proposte che dall'ordinario conducono allo stra-ordinario dando nuova linfa ad un ingranaggio vitale ormai appesantito, logoro da mercificazioni e da rapporti elettrificati. La favola di un'altra giovinezza, Mamma Schiavona fino all'ultima creazione Del mondo che amo, presentano tali caratteristiche: dare voce alle minoranze, risvegliare la fantasia, elevare a grandi, le piccole cose. Credere, ancora, nelle favole.
Frutto di un laboratorio che dura da quasi sette anni, Del mondo che amo è anche un percorso, intensissimo, che l'attrice ha intrapreso con famiglie che vivono quotidianamente l'esperienza della disabilità. Qui l'essere speciali corrisponde ad essere autistici, bambini cioè, fatti con un ingranaggio raffinatissimo e con una chiave difficile da trovare per chi non ha una forte predisposizione all'altro, all'osservazione financo l'ascolto. Sono diversi certo, ma non meno di come lo siamo tutti. Recitano di meno, sono socialmente meno mascherati, ma al loro interno nascondo un mondo, fatto di fate, di libri, e di corsi d'acqua.
Ecco che Niccolò, il protagonista, si fa simbolo di ogni minoranza, e partendo dalla sua vita - che sulla scena non si fa mai commiserazione pietosa, o buonismo perbenista - ci racconta, attraverso una partitura vitale, sonora e verbale, il suo e il dolore di sua madre, che ama certo, ma nella difficoltà di una comprensione piena. E da qui il viaggio di una madre che fra rabbia, sconforto, paura, senso di colpa, ma anche perseveranza, sorride e ironizza nel compiere il percorso che da lei la condurrà alla sua "stramba" creatura. Ma strambi non lo siamo tutti? E soprattutto a quale madre, il figlio, non sembra un extra-terrestre?
Con DEL MONDO CHE AMO, spettacolo di e con Eliana Cantone, l'attenzione si posa su esseri speciali, gli stessi che con occhi diversi e sensibilità artistiche ci guardano e vedono il mondo.
Laureata in Lettere e Filosofia Eliana Cantone si forma teatralmente presso Trinity College di Dublino(Irlanda) e l'Art Centre di Galway (Irlanda) e prosegue la sua formazione in Italia presso il Tangram Teatro di Torino. Si specializza in Commedia dell'Arte - con Eugenio Allegri, Claudia Contin, Ferruccio Merisi - e segue percorsi formativi fra teatro e danza, non solo europea (danza indiana Barathanatyam). Lavora come attrice in creazioni con nuova drammaturgia con Giordano V. Amato, con Eugenio Allegri, Ivana Ferri, Alejandro Jodorowski e Sotigui Kouyatè.
Al lavoro attoriale unisce l'insegnamento e per diversi anni è docente presso la scuola di teatro professionale Tangram Teatro di Torino. Abitualmente conduce laboratori professionali per Il Mutamento Zona Castalia, Associazione di Cultura Globale, di cui è attualmente Presidente e Legale Rappresentante. Cura la direzione artistica della Residenza Multidisciplinare STORIE DI ALTRI MONDI (Il Mutamento Zona Castalia) dell'omonima rassegna STORIE DI ALTRI MONDI, sezione del festival internazionale IL SACRO ATTRAVERSO L'ORDINARIO, e la rassegna dedicata a bambini e ragazzi RACCONTANDO GLI ALTRI MONDI. Cura progetti con finalità sociali quali IL LUOGO INTERIORE. Le ultime creazioni La Favola di un'altra Giovinezza (vincitrice del bando kilowatt Visionari 2013) e Del Mondo che Amo hanno replicato e replicano su territorio regionale e nazionale.
Ormai la seguiamo da quasi tre anni e riconosciamo bene la sua cifra stilistica: voce, corpo e musica. I suoi spettacoli hanno sempre questa triade ben salda unita ad una capacità "leggera" di tradurre sulla scena anche l'emozione più "pesante", angosciosa. Eliana Cantone ama mettere in scena le urgenze, i racconti che scavano in questa vita per tirarne fuori il nascosto, quello che c'è ma che non tutti vedono, o hanno il tempo di cogliere. Non a caso il festival che organizza racconta del sacro che si cela nell'ordinario, attraverso proposte che dall'ordinario conducono allo stra-ordinario dando nuova linfa ad un ingranaggio vitale ormai appesantito, logoro da mercificazioni e da rapporti elettrificati. La favola di un'altra giovinezza, Mamma Schiavona fino all'ultima creazione Del mondo che amo, presentano tali caratteristiche: dare voce alle minoranze, risvegliare la fantasia, elevare a grandi, le piccole cose. Credere, ancora, nelle favole.
Frutto di un laboratorio che dura da quasi sette anni, Del mondo che amo è anche un percorso, intensissimo, che l'attrice ha intrapreso con famiglie che vivono quotidianamente l'esperienza della disabilità. Qui l'essere speciali corrisponde ad essere autistici, bambini cioè, fatti con un ingranaggio raffinatissimo e con una chiave difficile da trovare per chi non ha una forte predisposizione all'altro, all'osservazione financo l'ascolto. Sono diversi certo, ma non meno di come lo siamo tutti. Recitano di meno, sono socialmente meno mascherati, ma al loro interno nascondo un mondo, fatto di fate, di libri, e di corsi d'acqua.
Ecco che Niccolò, il protagonista, si fa simbolo di ogni minoranza, e partendo dalla sua vita - che sulla scena non si fa mai commiserazione pietosa, o buonismo perbenista - ci racconta, attraverso una partitura vitale, sonora e verbale, il suo e il dolore di sua madre, che ama certo, ma nella difficoltà di una comprensione piena. E da qui il viaggio di una madre che fra rabbia, sconforto, paura, senso di colpa, ma anche perseveranza, sorride e ironizza nel compiere il percorso che da lei la condurrà alla sua "stramba" creatura. Ma strambi non lo siamo tutti? E soprattutto a quale madre, il figlio, non sembra un extra-terrestre?
Gb
Cubo Teatro
Del mondo che amo
di e con Eliana Cantone
drammaturgia Giordano V. Amato
musica eseguite e composte da Elisa Fighera
collaborazione artistica Alessandra Rossi Ghiglione
scenografia Claudio Albano | light designer Federico Merula
produzione Il Mutamento Zona Castalia
www.mutamento.org
Del mondo che amo
di e con Eliana Cantone
drammaturgia Giordano V. Amato
musica eseguite e composte da Elisa Fighera
collaborazione artistica Alessandra Rossi Ghiglione
scenografia Claudio Albano | light designer Federico Merula
produzione Il Mutamento Zona Castalia
www.mutamento.org