Stonebelly
Quando l'inanimato è pieno di vita
Terzo giorno per Incanti. Da Bali si passa a Vienna, dalle ombre agli oggetti tridimensionali con la compagnia "selvaggia Wildtheatre. Stonebelly è il loro spettacolo presentato in Italia in prima nazionale negli spazi della Manica Corta, Cavallerizza Reale il 19 ottobre.
Immaginate di passeggiare in spiaggia o di visitare uno dei tanti mercatini delle pulci. Quante volte un legnetto vi ha ispirato, parlandovi, delle forme particolari? Quante altre volte, invece, ad un mercatino un oggetto vecchio e solo vi ha costretti ad riutilizzarlo, stimolando il vostro senso di colpa, obbligandovi a comprarlo? Se Barbara Gulienetti in Paint your life ci consiglia un uso sostenibile degli oggetti, in un'ottica di riutilizzo sano e bello, i selvaggi di Vienna si spingono ancora oltre e fanno di pezzetti di legno, tenaglie, pinze, catene e chiodi i protagonisti antropomorfi di Stonebelly.
Raccolti nelle lontane spiagge della Nuova Zelanda e nei mercati delle pulci di Vienna,le cose scartate e dimenticate si trasformano, attraverso il movimento e la manipolazione, in creature che vivono ai confini della nostra fantasia. Solo un'immaginazione che non sarà mai adulta può avere la possibilità di creare nuove realtà, fragili ed effimere certo ma intrise per questo di somma bellezza. Si riscopre come la vita sia nascosta anche nelle cose inanimate, basta saper vedere. Basta cibare la fantasia con spettacoli come questo, aspettare che l'immaginazione crei i suoi frutti e una volta divenuti creatività mangiarne a sazietà.
Stonebelly è ritorno ad una fantasia semplice, bimba. Che vuole pensare che il miglior gioco sia il cavallo di legno, da cui partire per tessere battaglie e crociate. Salvare dame e uccidere draghi. Stonebelly è sostenibile. Infatti esattamente quando la performer -con la sua lunga treccia bianca simile ad un elfo dei boschi- traccia sulla spiaggia di sale, che usa come elemento scenografico, una spirale, forse vuole ribadire che tutto e in tutto, che nulla si crea ma tutto si trasforma. Armiamoci di fantasia quindi e cambiamo il nostro mondo, dopotutto la bellezza è negli occhi di chi guarda.
Spettacolo senza parole, su musiche originali di Hannah Marshall.
Immaginate di passeggiare in spiaggia o di visitare uno dei tanti mercatini delle pulci. Quante volte un legnetto vi ha ispirato, parlandovi, delle forme particolari? Quante altre volte, invece, ad un mercatino un oggetto vecchio e solo vi ha costretti ad riutilizzarlo, stimolando il vostro senso di colpa, obbligandovi a comprarlo? Se Barbara Gulienetti in Paint your life ci consiglia un uso sostenibile degli oggetti, in un'ottica di riutilizzo sano e bello, i selvaggi di Vienna si spingono ancora oltre e fanno di pezzetti di legno, tenaglie, pinze, catene e chiodi i protagonisti antropomorfi di Stonebelly.
Raccolti nelle lontane spiagge della Nuova Zelanda e nei mercati delle pulci di Vienna,le cose scartate e dimenticate si trasformano, attraverso il movimento e la manipolazione, in creature che vivono ai confini della nostra fantasia. Solo un'immaginazione che non sarà mai adulta può avere la possibilità di creare nuove realtà, fragili ed effimere certo ma intrise per questo di somma bellezza. Si riscopre come la vita sia nascosta anche nelle cose inanimate, basta saper vedere. Basta cibare la fantasia con spettacoli come questo, aspettare che l'immaginazione crei i suoi frutti e una volta divenuti creatività mangiarne a sazietà.
Stonebelly è ritorno ad una fantasia semplice, bimba. Che vuole pensare che il miglior gioco sia il cavallo di legno, da cui partire per tessere battaglie e crociate. Salvare dame e uccidere draghi. Stonebelly è sostenibile. Infatti esattamente quando la performer -con la sua lunga treccia bianca simile ad un elfo dei boschi- traccia sulla spiaggia di sale, che usa come elemento scenografico, una spirale, forse vuole ribadire che tutto e in tutto, che nulla si crea ma tutto si trasforma. Armiamoci di fantasia quindi e cambiamo il nostro mondo, dopotutto la bellezza è negli occhi di chi guarda.
Spettacolo senza parole, su musiche originali di Hannah Marshall.
gb
WILD THEATRE (Nuova Zelanda/Austria)
Stonebelly
di e con Rebekah Wild
musiche originali Hannah Marshall
coreografia e drammaturgia Fanni Futterknecht
disegno luci Bartek Kubiak
www.wildtheatre.net
Stonebelly
di e con Rebekah Wild
musiche originali Hannah Marshall
coreografia e drammaturgia Fanni Futterknecht
disegno luci Bartek Kubiak
www.wildtheatre.net