Levaggi incontra Ciaikovskij
Le Suites alla Lavanderia
Continuano gli appuntamenti alla Lavanderia a Vapore che nelle serate del 21 e del 22 febbraio ha ospitato la nuova creazione di Matteo Levaggi. Coreografo residente che, dopo essersi confrontato con la sua idea di Sexxx - inaugurando la stagione -, passa ora con Ciaikovskij Suites ad interpretare uno dei musicisti di punta del balletto romantico.
In un'unica serata Levaggi reinterpreta i tre balletti più celebri del musicista russo: Il Lago dei cigni, La bella addormentata e Lo Schiaccianoci. Composti tra il 1876 e il 1892, ancora oggi fanno parte del repertorio delle principali compagnie mondiali. Perché non esiste innovazione senza tradizione e il confronto con le grandi opere del balletto sembra, sempre più, interessare i coreografi d'oggi.
Le Suites di Levaggi mantengono inalterata la musica, ma dal balletto classico alle forme danzate del coreografo passano le innovazioni balanchiniane, seguendo cioè l'idea che il balletto non debba seguire o narrare una storia come in passato, ma che invece debba concentrarsi sulle forme chiuse della musica e di conseguenza sulla danza pura. Ecco Levaggi si inserisce idealmente in questa linea di pensiero che daBalanchine passa per Forsythe, tocca Mcgregor e giunge fino a lui. La danza è danza quindi, il corpo il suo protagonista e il lavoro del e con il ballerino diviene fondamentale per il futuro della danza d'autore, di cuiLevaggi è il nome più autorevole per rappresentare la giovane danza italiana all'estero.
Da Sexxx alle Suites cambiano le musiche e i contesti ma resta medesimo l'interesse, da parte del coreografo, a focalizzare l'attenzione sulle identità, le ambiguità sessuali, la distanza emotiva, che sempre, come fil rouge, hanno segnato gran parte delle sue creazioni.
Cerchiamo adesso di saperne di più attraverso tre brevi domande:
D. Dopo Sexxx che ha inaugurato la stagione della Lavanderia ti confronti con uno dei musicisti classici del balletto accademico. Sempre mantenendo una cifra stilistica personale passi con disinvoltura da suggestioni musicali diversissime. Un mondo eclettico e in ombra che esige che tipo di lavoro da parte dei tuoi ballerini?
R. I danzatori, specie quelli che mi seguono da più tempo, credo siano abituati alla mia di danza totale, ricca di margini da superare. Per questo si lavora su vari concetti, che servono all'evoluzione del lavoro.
D. La sintesi del pezzo di legno. Le maschere e i tutù neri. Dal cigno nero a Bourne: la danza ha un'anima nera?
R. Credo che proprio il lago dei cigni ci tenga in sé un'anima nera. In generale per me la danza è ribellione. Dunque si, l'anima è certamente oscura.
D. L'associazione danza-ginnastica artistica da cosa nasce e come si lega, se un legame c'è, con l'opera che rivisiti?
R. L'associazione con la ginnastica è legata all'elemento del sogno. Clara qui cade nel sonno e si ritrova in una palestra, in gara. Da piccolo ricordo le ore passate a fare ginnastica, dopo intrapresi la carriera del ballerino. Lo Schiaccianoci l'ho creato pensandomi a otto anni, quando tutte le sere andavo a ginnastica e respiravo l'odore speciale di quella palestra.
In un'unica serata Levaggi reinterpreta i tre balletti più celebri del musicista russo: Il Lago dei cigni, La bella addormentata e Lo Schiaccianoci. Composti tra il 1876 e il 1892, ancora oggi fanno parte del repertorio delle principali compagnie mondiali. Perché non esiste innovazione senza tradizione e il confronto con le grandi opere del balletto sembra, sempre più, interessare i coreografi d'oggi.
Le Suites di Levaggi mantengono inalterata la musica, ma dal balletto classico alle forme danzate del coreografo passano le innovazioni balanchiniane, seguendo cioè l'idea che il balletto non debba seguire o narrare una storia come in passato, ma che invece debba concentrarsi sulle forme chiuse della musica e di conseguenza sulla danza pura. Ecco Levaggi si inserisce idealmente in questa linea di pensiero che daBalanchine passa per Forsythe, tocca Mcgregor e giunge fino a lui. La danza è danza quindi, il corpo il suo protagonista e il lavoro del e con il ballerino diviene fondamentale per il futuro della danza d'autore, di cuiLevaggi è il nome più autorevole per rappresentare la giovane danza italiana all'estero.
Da Sexxx alle Suites cambiano le musiche e i contesti ma resta medesimo l'interesse, da parte del coreografo, a focalizzare l'attenzione sulle identità, le ambiguità sessuali, la distanza emotiva, che sempre, come fil rouge, hanno segnato gran parte delle sue creazioni.
Cerchiamo adesso di saperne di più attraverso tre brevi domande:
D. Dopo Sexxx che ha inaugurato la stagione della Lavanderia ti confronti con uno dei musicisti classici del balletto accademico. Sempre mantenendo una cifra stilistica personale passi con disinvoltura da suggestioni musicali diversissime. Un mondo eclettico e in ombra che esige che tipo di lavoro da parte dei tuoi ballerini?
R. I danzatori, specie quelli che mi seguono da più tempo, credo siano abituati alla mia di danza totale, ricca di margini da superare. Per questo si lavora su vari concetti, che servono all'evoluzione del lavoro.
D. La sintesi del pezzo di legno. Le maschere e i tutù neri. Dal cigno nero a Bourne: la danza ha un'anima nera?
R. Credo che proprio il lago dei cigni ci tenga in sé un'anima nera. In generale per me la danza è ribellione. Dunque si, l'anima è certamente oscura.
D. L'associazione danza-ginnastica artistica da cosa nasce e come si lega, se un legame c'è, con l'opera che rivisiti?
R. L'associazione con la ginnastica è legata all'elemento del sogno. Clara qui cade nel sonno e si ritrova in una palestra, in gara. Da piccolo ricordo le ore passate a fare ginnastica, dopo intrapresi la carriera del ballerino. Lo Schiaccianoci l'ho creato pensandomi a otto anni, quando tutte le sere andavo a ginnastica e respiravo l'odore speciale di quella palestra.
Gb
Lavanderia a Vapore
Balletto di Torino
Ciaikovskij Suites
Matteo Levaggi
www.ballettoteatroditorino.it
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