TorinoDanza
Aterballetto x Di Stefano e Foniadakis
Protagonista del quarto appuntamento di Torinodanza è Aterballetto.
Principale Compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e prima realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche, Aterballetto, nella serata di martedì 22 settembre alle Fonderie Limone, darà corpo a tre performance dirette da due coreografi di fama internazionale: Michele Di Stefano e Andonis Foniadakis.
Rappresentata la prima volta il 22 ottobre 2014 a Reggio Emilia all'interno del Festival Aperto, in Upper-East-Side, sulle musiche originali di Lorenzo Bianchi Hoesch, Di Stefano - Leone d'argento alla Biennale di Venezia 2014 - compone un'architettura di danza che parte dall'esplorazione della propria collocazione fisica e geografica, alla ricerca di un equilibrio fra mobilità e immobilità. Movimenti e azioni dinamiche si srotolano nello spazio e nel tempo seguendo un ritmo matematico di entrate e uscite, accelerazioni e dispersioni, sfaldamenti e ricomposizioni, geometrie e ripetizioni, determinando nuove scelte formali. La costruzione coroegrafica si dissolve in frammenti che modificano l'ambiente e generano gruppi di due o tre danzatori che disegnano nuove linee, spezzano codici corporei e ricompongono nuove forme, nuove evoluzioni. E quando si osanna Dioniso, attraverso Tersicore il fraseggio, composto di interazioni e sequenze non può che esplodere in un sublime caos, sensuale e vitalistico, di linee dinamiche che lottano con lo spazio.
Fra Di Stefano e Foniadakis, le due performance long format, un "intermezzo" pregevolissimo, parte della storia della danza contemporanea italiana. E-ink, spettacolo messo in scena per la prima volta nel 1999 da Michele Di Stefano, viene riproposto per Aterballetto grazie al progetto RIC.CI. Reconstruction Italian Contemporary Choreography anni Ottanta-Novanta, con l'obiettivo di ripresentare il passato prezioso e originale della coreografia italiana, ideato e diretto dalla critica e insegnante Marinella Guatterini.
«Questo lavoro - scriveva Michele Di Stefano nel 1999 - nasce dalla curiosità per le modalità di trasmissione dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una destabilizzazione. Esatta ed ambigua ad un tempo, la loro comunicazione è organizzata sul momentaneo addomesticamento di ciò che per sua natura desidera essere continuamente riscritto, reinventato».
Nuovi interpreti, Damiano Artale e Philippe Kratz, fanno rivivere le suggestioni passate e dunque a traducono le parole di Di Stefano in codici trasmissibili. Trasportano, cioè, la potenza misteriosa in versi danzati, dando vita ad una sintassi sovrabbondante di segni. Breve e giocosa, a tratti buffa, E-ink è un continuo scambio di scatti e molleggi, salti e vibrazioni, onde e rincorse, depistaggi e sussulti. Scrittura coreografica sul contrasto tra precisione e spaesamento, autorevolezza e arbitrarietà, la performance diviene un contrappunto fra corpi e ritmo.
Velocità, precisione, tecnica, agilità, potenza. La prima creazione del coreografo e danzatore di origine greca Andonis Foniadakis per Aterballetto gioca sapientemente con questi elementi fondendoli e alternandoli.
Antitesi fra la musica barocca e contemporanea. Antitesi dei tempi lenti e veloci in continuo dialogo. Antitesifra la morbidezza sinuosa delle curve e la spigolosità delle linee spezzate. Antitesi fra la tensione fra maschile e femminile, fra il passato che avvolge i suoni e l'eterna attualità dei corpi in movimento.
«In questo lavoro - racconta Foniadakis, coreografo corteggiato dalle più grandi compagnie internazionali - ho lavorato in particolare sul processo creativo, sul progetto e non su idee preconcette. Non ho una ricetta precisa ma lascio che il gruppo mi segua con una certa libertà».
In Antitesi il paesaggio sonoro diventa parte integrante della coreografia e la musica dà luogo a passi a due, ad azioni di gruppo e a sempre nuove formazioni che si creano e sciolgono al contempo costruendo unospazio di relazioni dove i gesti quotidiani, le ripetizioni impercettibili, insieme a movimenti a volte esasperati e a volte nervosi, generano una rete di relazioni, contatti. Il Corpo come luogo dell'esperienza sensibile.
Principale Compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e prima realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche, Aterballetto, nella serata di martedì 22 settembre alle Fonderie Limone, darà corpo a tre performance dirette da due coreografi di fama internazionale: Michele Di Stefano e Andonis Foniadakis.
Rappresentata la prima volta il 22 ottobre 2014 a Reggio Emilia all'interno del Festival Aperto, in Upper-East-Side, sulle musiche originali di Lorenzo Bianchi Hoesch, Di Stefano - Leone d'argento alla Biennale di Venezia 2014 - compone un'architettura di danza che parte dall'esplorazione della propria collocazione fisica e geografica, alla ricerca di un equilibrio fra mobilità e immobilità. Movimenti e azioni dinamiche si srotolano nello spazio e nel tempo seguendo un ritmo matematico di entrate e uscite, accelerazioni e dispersioni, sfaldamenti e ricomposizioni, geometrie e ripetizioni, determinando nuove scelte formali. La costruzione coroegrafica si dissolve in frammenti che modificano l'ambiente e generano gruppi di due o tre danzatori che disegnano nuove linee, spezzano codici corporei e ricompongono nuove forme, nuove evoluzioni. E quando si osanna Dioniso, attraverso Tersicore il fraseggio, composto di interazioni e sequenze non può che esplodere in un sublime caos, sensuale e vitalistico, di linee dinamiche che lottano con lo spazio.
Fra Di Stefano e Foniadakis, le due performance long format, un "intermezzo" pregevolissimo, parte della storia della danza contemporanea italiana. E-ink, spettacolo messo in scena per la prima volta nel 1999 da Michele Di Stefano, viene riproposto per Aterballetto grazie al progetto RIC.CI. Reconstruction Italian Contemporary Choreography anni Ottanta-Novanta, con l'obiettivo di ripresentare il passato prezioso e originale della coreografia italiana, ideato e diretto dalla critica e insegnante Marinella Guatterini.
«Questo lavoro - scriveva Michele Di Stefano nel 1999 - nasce dalla curiosità per le modalità di trasmissione dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una destabilizzazione. Esatta ed ambigua ad un tempo, la loro comunicazione è organizzata sul momentaneo addomesticamento di ciò che per sua natura desidera essere continuamente riscritto, reinventato».
Nuovi interpreti, Damiano Artale e Philippe Kratz, fanno rivivere le suggestioni passate e dunque a traducono le parole di Di Stefano in codici trasmissibili. Trasportano, cioè, la potenza misteriosa in versi danzati, dando vita ad una sintassi sovrabbondante di segni. Breve e giocosa, a tratti buffa, E-ink è un continuo scambio di scatti e molleggi, salti e vibrazioni, onde e rincorse, depistaggi e sussulti. Scrittura coreografica sul contrasto tra precisione e spaesamento, autorevolezza e arbitrarietà, la performance diviene un contrappunto fra corpi e ritmo.
Velocità, precisione, tecnica, agilità, potenza. La prima creazione del coreografo e danzatore di origine greca Andonis Foniadakis per Aterballetto gioca sapientemente con questi elementi fondendoli e alternandoli.
Antitesi fra la musica barocca e contemporanea. Antitesi dei tempi lenti e veloci in continuo dialogo. Antitesifra la morbidezza sinuosa delle curve e la spigolosità delle linee spezzate. Antitesi fra la tensione fra maschile e femminile, fra il passato che avvolge i suoni e l'eterna attualità dei corpi in movimento.
«In questo lavoro - racconta Foniadakis, coreografo corteggiato dalle più grandi compagnie internazionali - ho lavorato in particolare sul processo creativo, sul progetto e non su idee preconcette. Non ho una ricetta precisa ma lascio che il gruppo mi segua con una certa libertà».
In Antitesi il paesaggio sonoro diventa parte integrante della coreografia e la musica dà luogo a passi a due, ad azioni di gruppo e a sempre nuove formazioni che si creano e sciolgono al contempo costruendo unospazio di relazioni dove i gesti quotidiani, le ripetizioni impercettibili, insieme a movimenti a volte esasperati e a volte nervosi, generano una rete di relazioni, contatti. Il Corpo come luogo dell'esperienza sensibile.
Gb
TORINODANZA
ATERBALLETTO
UPPER-EAST-SIDE
coreografia MICHELE DI STEFANO
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
per 9 danzatori Aterballetto
E-INK (1999-2015)
coreografia MICHELE DI STEFANO
uno spettacolo di MK riallestito per RIC.CI
da Aterballetto/direzione Cristina Bozzolini
ANTITESI
coreografia ANDONIS FONIADAKIS
musiche italiane dal XVI al XX secolo
sound design Julien Tarride
www.aterballetto.it
www.mkonline.it
www.foniadakis.net
ATERBALLETTO
UPPER-EAST-SIDE
coreografia MICHELE DI STEFANO
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
per 9 danzatori Aterballetto
E-INK (1999-2015)
coreografia MICHELE DI STEFANO
uno spettacolo di MK riallestito per RIC.CI
da Aterballetto/direzione Cristina Bozzolini
ANTITESI
coreografia ANDONIS FONIADAKIS
musiche italiane dal XVI al XX secolo
sound design Julien Tarride
www.aterballetto.it
www.mkonline.it
www.foniadakis.net