Io amo e non voglio limiti
Usdum a TorinoDanza
Continuano gli appuntamenti di TorinoDanza.
Dopo la compagnia belga Rosas, la compagnia As Palavras di Claudio Bernardo con Usdum. Pièce dalle molte suggestioni ed avocazioni in cui il dolore e la costrizione lasciano spazio al desiderio di libertà, alla volontà di amare e vivere. In maniera quasi ingenua si tracciano coordinate spaziali fortemente estetizzate e Usdum, allo stesso tempo, riesce ad essere una critica sociale e una canzone d'amore. Il 12 ottobre negli spazi della Cavallerizza Reale.
Coreografia fortunata del 1991 ha consacrato immediatamente il suo talento e la capacità di creare collegamenti tra soggetti ed età a prima vista lontanissimi con la vittoria del premio SACD al Festival Bruxelles Central. Da quella data le coreografie si moltiplicano, così come i riconoscimenti fino ad arrivare al1995 in cui forma la compagnia As Palavras. Unidici anni dopo, nel 2012 il duo Usdum viene programmato ne la Bienal Internacional de Dança De Par em Par du Ceará (Brésil), successivamente al Théâtre de la Place à Liège, per poi approdare ad ottobre nella programmazione 2013 del Torinodanza, e dal 17 al 24, sempre di ottobre c.a. al Théâtre Varia (Bruxelles), per sei rappresentazioni. Nel 2014, Usdum sarà ripreso al Centre Culturel de Dilbeek
Originario del Brasile, presto si sposterà in Europa proprio al Mudra di Béjart a Bruxelles, dove la stessa Anne Teresa De Keersmaeker (Partita 2) si è formata e dove ambedue operano. Stessa scuola, due radici culturali diverse per due svariate concezioni della danza. Più energica, ludica, improvvisata quella della collega, più estetizzante e riflessiva con implicazioni, talvolta, politiche e sociali quella di Bernardo.
Usdum trae la sua ispirazione dalla evocazione della città di Sodoma e delle sue miniere di sale di Michel Tournier (in Gaspare, Melchiorre e Baldassarre) e la vera miniera d'oro di Serra Pelada in Brasile, dove hanno lavorato per anni circa 40.000 uomini, mai donne, in cerca di oro. Suggestioni letterarie che tradotte in danza costituiscono un duo fortemente sensuale, ma ingenuamente. Un ambiete monosesso che lascia trapelare sentimenti di amore omosessuale, che qui diventa simbolo dell'amore libero, lontano da qualsiasi condizionamento sociale, se non forzato visto l'assenza delle donne. Se Freud aveva teorizzato l'inversione occasionale che avviene in ambienti dello stesso sesso: palestre, piscine, miniere, prigioni ma sempre con una nota negativa, in Usdum diventa desiderio, il diritto, d'amare hic et nunc, senza curarsi del dopo.
Piccoli gesti che si ripetono fino alla perdita del loro significante, costituiscono il pentagramma di un'esistenza pesante, chiusa, omofobica, che ha per colonna sonora i canti indiani e le musiche di Bach. Suggestioni caotiche si sposano con le armonie bachiane per creare quello straniamento emotivo che permette all'adulto di tornare bambino, libero adesso di giocare e innamorarsi senza alcuna costrizione sociale e culturale.
Claudio Bernardo è nato a Fortaleza in Brasile. Ha iniziato a lavorare in patria per trasferirsi presto in Europa, dove lavora al Mudra, poi collabora con la Compagnia Plan K di Frédéric Flamand e riceve i primi riconoscimenti. Nel 1995, dopo cinque anni di residenza al Théâtre de l'Atelier Sainte-Anne a Bruxelles, fonda la compagnia As Palavras-Cie Claudio Bernardo, attualmente residente al Théâtre Varia di Bruxelles. Da allora si è concentrato principalmente nella coreografia e ha anche danzato in molte delle proprie creazioni.
Dopo la compagnia belga Rosas, la compagnia As Palavras di Claudio Bernardo con Usdum. Pièce dalle molte suggestioni ed avocazioni in cui il dolore e la costrizione lasciano spazio al desiderio di libertà, alla volontà di amare e vivere. In maniera quasi ingenua si tracciano coordinate spaziali fortemente estetizzate e Usdum, allo stesso tempo, riesce ad essere una critica sociale e una canzone d'amore. Il 12 ottobre negli spazi della Cavallerizza Reale.
Coreografia fortunata del 1991 ha consacrato immediatamente il suo talento e la capacità di creare collegamenti tra soggetti ed età a prima vista lontanissimi con la vittoria del premio SACD al Festival Bruxelles Central. Da quella data le coreografie si moltiplicano, così come i riconoscimenti fino ad arrivare al1995 in cui forma la compagnia As Palavras. Unidici anni dopo, nel 2012 il duo Usdum viene programmato ne la Bienal Internacional de Dança De Par em Par du Ceará (Brésil), successivamente al Théâtre de la Place à Liège, per poi approdare ad ottobre nella programmazione 2013 del Torinodanza, e dal 17 al 24, sempre di ottobre c.a. al Théâtre Varia (Bruxelles), per sei rappresentazioni. Nel 2014, Usdum sarà ripreso al Centre Culturel de Dilbeek
Originario del Brasile, presto si sposterà in Europa proprio al Mudra di Béjart a Bruxelles, dove la stessa Anne Teresa De Keersmaeker (Partita 2) si è formata e dove ambedue operano. Stessa scuola, due radici culturali diverse per due svariate concezioni della danza. Più energica, ludica, improvvisata quella della collega, più estetizzante e riflessiva con implicazioni, talvolta, politiche e sociali quella di Bernardo.
Usdum trae la sua ispirazione dalla evocazione della città di Sodoma e delle sue miniere di sale di Michel Tournier (in Gaspare, Melchiorre e Baldassarre) e la vera miniera d'oro di Serra Pelada in Brasile, dove hanno lavorato per anni circa 40.000 uomini, mai donne, in cerca di oro. Suggestioni letterarie che tradotte in danza costituiscono un duo fortemente sensuale, ma ingenuamente. Un ambiete monosesso che lascia trapelare sentimenti di amore omosessuale, che qui diventa simbolo dell'amore libero, lontano da qualsiasi condizionamento sociale, se non forzato visto l'assenza delle donne. Se Freud aveva teorizzato l'inversione occasionale che avviene in ambienti dello stesso sesso: palestre, piscine, miniere, prigioni ma sempre con una nota negativa, in Usdum diventa desiderio, il diritto, d'amare hic et nunc, senza curarsi del dopo.
Piccoli gesti che si ripetono fino alla perdita del loro significante, costituiscono il pentagramma di un'esistenza pesante, chiusa, omofobica, che ha per colonna sonora i canti indiani e le musiche di Bach. Suggestioni caotiche si sposano con le armonie bachiane per creare quello straniamento emotivo che permette all'adulto di tornare bambino, libero adesso di giocare e innamorarsi senza alcuna costrizione sociale e culturale.
Claudio Bernardo è nato a Fortaleza in Brasile. Ha iniziato a lavorare in patria per trasferirsi presto in Europa, dove lavora al Mudra, poi collabora con la Compagnia Plan K di Frédéric Flamand e riceve i primi riconoscimenti. Nel 1995, dopo cinque anni di residenza al Théâtre de l'Atelier Sainte-Anne a Bruxelles, fonda la compagnia As Palavras-Cie Claudio Bernardo, attualmente residente al Théâtre Varia di Bruxelles. Da allora si è concentrato principalmente nella coreografia e ha anche danzato in molte delle proprie creazioni.
gb
CAVALLERIZZA REALE
USDUM
coreografia Claudio Bernardo
scenografia e composizione sonora Luc d'Haenens
arrangiamenti musicali Daniel Tursch
www.torinodanzafestival.it
www.aspalavras.org
USDUM
coreografia Claudio Bernardo
scenografia e composizione sonora Luc d'Haenens
arrangiamenti musicali Daniel Tursch
www.torinodanzafestival.it
www.aspalavras.org