Serate Nijinsky
Giochi e sacrifici per la EgriBianco
In chiusura de IPUNTIDANZA-PRIMAVERA 2013 La Fondazione Egri per la Danza presenta alle Fonderie Limone due serate (7-8 giugno) per celebrare il genio coreografico del grande Vaslav Nijinsky. Cento anni sono passati da quando nel 1913 propose al pubblico parigino dei Ballets Russes di Diaghilev i suoi Giochi e La Sagra della Primavera. Oggi quei must coreografici vengono riproposti in versioni totalmente nuove e "Jeux" viene visto con gli occhi di Susanna Egri e "Le Sacre - Il sacrificio" ri-creato attraverso la sensibilità coreutica di Bianco.
Sono due punti di interessi diversi quelli che muovono i due coreografi verso il padre della modernità e quello presentato dalla fondatrice dell'associazione è un Nijinsky elegante, vezzoso, classico. Infatti Les jeux des sports et les jeux de l'amour - su musiche di Debussy - sono le opere da cui Susanna Egri ha tratto ispirazione per i suoi Giochi, rivisitati certo ma che mantengono un ideale di corpo e movimento. La leggiadria e la sinuosità di una danza che ancora nei primi del novecento non voleva slegarsi dalle grandi scuole ottocentesche oggi torna meno appesantita nell'attualizzazione contemporanea sempre carica però di grande fascino.
Se la Egri predilige la perfezione formale, Bianco è come sempre, più esistenzialista, più complesso e caotico e non a caso sceglie di rivisitare il momento del sacrificio. Con dodici ballerini in scena l'azione coreografica vuole rispondere alle domande: oggi, quali "sacrifici" richiede la nostra società al fine di garantire la sua sopravvivenza? Quale rito e chi sarà il capro espiatorio? Le società odierne come gabbie in cui gli uomini non sanno di essere rinchiusi. Si ribellano per istinto di sopravvivenza animale piuttosto che combattere consapevolmente un nemico. Chi é? Forse siamo noi stessi i primi nostri nemici?
Sia Le sacre che Persona - ultima creazione Bianco - nascondono l'esigenza di andare oltre, certo in modi diversi, e scendere in profondità. Poche le soluzioni ma tante le domande e altrettanti i dubbi per il Sacrificio di Bianco e la sua danza caotico-vitalistica che altro non è che un invito ad uscire dalla grotta platonicanella speranza di poter vedere il sole che tutto illumina e ogni cosa rende chiara. Togliamoci la maschera.
L'evento è arricchito dal Convegno (con il Patrocinio del DAMS di Torino) dedicato appunto a "Nijinsky coreografo e il 1913" che si svolge sabato 8 giugno alle ore 18, condotto da Enzo Restagno, direttore artistico di MITO, con l‘intervento di Donatella Bertozzi, Raphael Bianco, Alberto Testa e Sergio Trombetta.
Sono due punti di interessi diversi quelli che muovono i due coreografi verso il padre della modernità e quello presentato dalla fondatrice dell'associazione è un Nijinsky elegante, vezzoso, classico. Infatti Les jeux des sports et les jeux de l'amour - su musiche di Debussy - sono le opere da cui Susanna Egri ha tratto ispirazione per i suoi Giochi, rivisitati certo ma che mantengono un ideale di corpo e movimento. La leggiadria e la sinuosità di una danza che ancora nei primi del novecento non voleva slegarsi dalle grandi scuole ottocentesche oggi torna meno appesantita nell'attualizzazione contemporanea sempre carica però di grande fascino.
Se la Egri predilige la perfezione formale, Bianco è come sempre, più esistenzialista, più complesso e caotico e non a caso sceglie di rivisitare il momento del sacrificio. Con dodici ballerini in scena l'azione coreografica vuole rispondere alle domande: oggi, quali "sacrifici" richiede la nostra società al fine di garantire la sua sopravvivenza? Quale rito e chi sarà il capro espiatorio? Le società odierne come gabbie in cui gli uomini non sanno di essere rinchiusi. Si ribellano per istinto di sopravvivenza animale piuttosto che combattere consapevolmente un nemico. Chi é? Forse siamo noi stessi i primi nostri nemici?
Sia Le sacre che Persona - ultima creazione Bianco - nascondono l'esigenza di andare oltre, certo in modi diversi, e scendere in profondità. Poche le soluzioni ma tante le domande e altrettanti i dubbi per il Sacrificio di Bianco e la sua danza caotico-vitalistica che altro non è che un invito ad uscire dalla grotta platonicanella speranza di poter vedere il sole che tutto illumina e ogni cosa rende chiara. Togliamoci la maschera.
L'evento è arricchito dal Convegno (con il Patrocinio del DAMS di Torino) dedicato appunto a "Nijinsky coreografo e il 1913" che si svolge sabato 8 giugno alle ore 18, condotto da Enzo Restagno, direttore artistico di MITO, con l‘intervento di Donatella Bertozzi, Raphael Bianco, Alberto Testa e Sergio Trombetta.
gb
Fonderie Teatrali Limone
SERATA NIJINSKY
EGRIBNIACO DANZA
www.egridanza.com
SERATA NIJINSKY
EGRIBNIACO DANZA
www.egridanza.com