Interplay 14
la danza si fa tricolore
Terza giornata per Interplay/14. Tornato il sole, l'energia del festival si fa ancora più social e gli spazi esterni delle Fonderie si fanno luogo di incontri e scambi sotto l'egida musicale di Musica90. Questa volta, dopo ospiti internazionali, è la volta della giovane danza italiana ad essere in vetrina e con Giorgia Nardin, Manfredi Perego e gli Mk la danza si fa tricolore!
Giorgia Nardin, giovanissima coreografa e performer, affermatasi come una delle realtà più interessanti della nuova scena italiana, dopo aver studiato le maggiori tecniche si laurea nel 2010 specializzandosi in improvvisazione. Con Dolly - finalista al Premio GD'A Veneto 2012, selezionato per la Vetrina Anticorpi XL2012, vincitore della menzione speciale di DNA RomaEuropa 2012, selezionato per l'Italian Showcase all'Edinburgh Fringe Festival 2013. In questa originale performance - Giorgia Nardin indaga l'automatismo, assumendo, come una bambola, diverse forme iconiche femminili: donna in carriera, femmina seducente, oggetto sessuale, mantenendo sempre in ognuna di esse un'aura infantile. Dolly indaga, quindi, il corpo che viene agito dall'esterno come un corpo in affitto, la cui inquilina non lo possiede. Non può far altro che subire la propria condanna, costringendosi ad essere un soprammobile, a divenire carne da macello.
Appassionato di sport e arti marziali, Manfredi Perego conosce la danza grazie alla madre che ne è un 'insegnante. Dal 2010 inizia un suo personale percorso di ricerca che fonde l'esperienza marziale - Capoeira e Tai-chi - con la danza contemporanea ed il disegno approdando così al suo primo solo, nel 2011, Grafiche del silenzio, che subito viene selezionato all'ultima Vetrina della Giovane Danza d'Autore curata dal network ANTICORPI XL e vince il prestigioso Premio Equilibrio Roma per la danza contemporanea 2014.
Grafiche del Silenzio è un percorso personale sintetizzabile in tre parole: nascita-lotta-consapevolezza. Per tradurre questi tre termini in linguaggio coreografico, Perego concepisce il corpo come se fosse un disegno in movimento, attingendo allo sho-dò giapponese, risultato dell'unione di mente, azione, gesto. In questo senso il corpo del performer è inchiostro e pennello contemporaneamente e lo spazio si fa foglio di carta che si crea e si ricrea attorno al corpo e in cui la musica non è solo ambientazione sonora ma protagonista insieme al corpo.
E infine gli attesissimi MK. Monoliti all'interno del panorama della danza contemporanea a partire dagli anni Novanta, la compagnia si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Tra le produzioni più recentiLe Instruction series, Il giro del mondo in 80 giorni (con ospiti della William Forsythe Company) e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell'esotico. Impegnati sul versante pratico e teorico, ad Interplay/14 presentano Robinson, nuova creazione coreografica tra danza, immaginazione visiva e ricerca sonora.
Luogo di approdo del turista definitivo ma anche laboratorio della colonizzazione, l'isola di Robinson si occupa da sempre della nostra idea dell'esotico e nella versione Mk, la progettualità amministratrice e normativa conferita da Defoe al suo protagonista entra contraddittoriamente in una zona di metamorfosi di fronte alla possibilità dell'innocenza originaria e di fronte allo sgretolamento dei propri limiti, e anziché rifondare la civiltà, il nuovo Robinson si perde nel paesaggio senza umani fin quando l'incontro con l'altro lo prepara ad una totale reinvenzione di sé, come accade nel romanzo di Michel Tournier, Venerdì o il limbo del Pacifico. Così la danza, muovendosi dalla letteratura all'azione coreuta e fuor di metafora, si fa atto di apprendimento rispetto ad un "fuori" di cui fare inevitabilmente esperienza. La danza si definisce tale quando permette ad un'altra danza di esistere nei pressi: è dunque semplicemente un linguaggio adottato per l'incontro, che mantiene sempre vivo il momento del contatto relazionale.
Giorgia Nardin, giovanissima coreografa e performer, affermatasi come una delle realtà più interessanti della nuova scena italiana, dopo aver studiato le maggiori tecniche si laurea nel 2010 specializzandosi in improvvisazione. Con Dolly - finalista al Premio GD'A Veneto 2012, selezionato per la Vetrina Anticorpi XL2012, vincitore della menzione speciale di DNA RomaEuropa 2012, selezionato per l'Italian Showcase all'Edinburgh Fringe Festival 2013. In questa originale performance - Giorgia Nardin indaga l'automatismo, assumendo, come una bambola, diverse forme iconiche femminili: donna in carriera, femmina seducente, oggetto sessuale, mantenendo sempre in ognuna di esse un'aura infantile. Dolly indaga, quindi, il corpo che viene agito dall'esterno come un corpo in affitto, la cui inquilina non lo possiede. Non può far altro che subire la propria condanna, costringendosi ad essere un soprammobile, a divenire carne da macello.
Appassionato di sport e arti marziali, Manfredi Perego conosce la danza grazie alla madre che ne è un 'insegnante. Dal 2010 inizia un suo personale percorso di ricerca che fonde l'esperienza marziale - Capoeira e Tai-chi - con la danza contemporanea ed il disegno approdando così al suo primo solo, nel 2011, Grafiche del silenzio, che subito viene selezionato all'ultima Vetrina della Giovane Danza d'Autore curata dal network ANTICORPI XL e vince il prestigioso Premio Equilibrio Roma per la danza contemporanea 2014.
Grafiche del Silenzio è un percorso personale sintetizzabile in tre parole: nascita-lotta-consapevolezza. Per tradurre questi tre termini in linguaggio coreografico, Perego concepisce il corpo come se fosse un disegno in movimento, attingendo allo sho-dò giapponese, risultato dell'unione di mente, azione, gesto. In questo senso il corpo del performer è inchiostro e pennello contemporaneamente e lo spazio si fa foglio di carta che si crea e si ricrea attorno al corpo e in cui la musica non è solo ambientazione sonora ma protagonista insieme al corpo.
E infine gli attesissimi MK. Monoliti all'interno del panorama della danza contemporanea a partire dagli anni Novanta, la compagnia si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Tra le produzioni più recentiLe Instruction series, Il giro del mondo in 80 giorni (con ospiti della William Forsythe Company) e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell'esotico. Impegnati sul versante pratico e teorico, ad Interplay/14 presentano Robinson, nuova creazione coreografica tra danza, immaginazione visiva e ricerca sonora.
Luogo di approdo del turista definitivo ma anche laboratorio della colonizzazione, l'isola di Robinson si occupa da sempre della nostra idea dell'esotico e nella versione Mk, la progettualità amministratrice e normativa conferita da Defoe al suo protagonista entra contraddittoriamente in una zona di metamorfosi di fronte alla possibilità dell'innocenza originaria e di fronte allo sgretolamento dei propri limiti, e anziché rifondare la civiltà, il nuovo Robinson si perde nel paesaggio senza umani fin quando l'incontro con l'altro lo prepara ad una totale reinvenzione di sé, come accade nel romanzo di Michel Tournier, Venerdì o il limbo del Pacifico. Così la danza, muovendosi dalla letteratura all'azione coreuta e fuor di metafora, si fa atto di apprendimento rispetto ad un "fuori" di cui fare inevitabilmente esperienza. La danza si definisce tale quando permette ad un'altra danza di esistere nei pressi: è dunque semplicemente un linguaggio adottato per l'incontro, che mantiene sempre vivo il momento del contatto relazionale.
Dolly
di e con Giorgia Nardin
ambienti sonori Tommaso Marchiori
GRAFICHE DEL SILENZIO
MANFREDI PEREGO (I)
coreografia / improvvisazione Manfredi Perego
musiche Paolo Codognola
ROBINSON
COMPAGNIA MK (I)
coreografia Michele Di Stefano
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
www.mosaicodanza.it
di e con Giorgia Nardin
ambienti sonori Tommaso Marchiori
GRAFICHE DEL SILENZIO
MANFREDI PEREGO (I)
coreografia / improvvisazione Manfredi Perego
musiche Paolo Codognola
ROBINSON
COMPAGNIA MK (I)
coreografia Michele Di Stefano
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
www.mosaicodanza.it