Sala Laudamo
Alfonzina Storni e Marica Roberto
Un tributo ad una donna da parte di un'altra donna vuole essere lo spettacolo ideato, diretto e interpretato da Marica Roberto (Sala Laudamo, 29 e 30 dicembre). Una messa in scena caparbia che unisce teatro, poesia, musica, danza e pittura. Mezzi diversi per aprire le porte alla comprensione della grande poetessa del secolo scorso: Alfonzina Storni, la mia casa è il mare.
In scena tre uomini - i musicisti a sinistra Paolo Petrilli (fisarmonica e direzione musicale), Miguel Fernandez (chitarra), Simone Talone (percussionista) - fanno da contraltare a tre donne, Anna Maria Ferrara (ballerina), Serena Marsala (pittrice) e al centro Marica Roberto. Tutti protagonisti, perché tutti, attraverso la loro arte, aggiungono un pezzetto in più allo scioglimento del dramma, alla comprensione delle sfumature dell'umanissima Alfonzina, donna forte e solitaria, poetessa per necessità.
Lo spettacolo nella sua struttura appare vincente. L'unione di più discipline, oltre a creare un nuovo punto di vista, più contemporaneo rispetto al panorama teatrale messinese fin troppo stantio, è funzionale all'impatto visivo che gli spettatori ne hanno. Si appagano gli occhi, le orecchie e grazie alla pittura istantanea e alla musica dal vivo l'immaginazione ne è felicemente stimolata nel figurarsi interno ed esterno, vita vissuta e vita interiore della scrittrice di versi.
Buona la tenuta scenica dell'ideatrice regista, che nonostante la sua bravura, presenza scenica e capacità vocali non riesce a mantenere lo stesso livello per tutta la messa inscena.
In scena tre uomini - i musicisti a sinistra Paolo Petrilli (fisarmonica e direzione musicale), Miguel Fernandez (chitarra), Simone Talone (percussionista) - fanno da contraltare a tre donne, Anna Maria Ferrara (ballerina), Serena Marsala (pittrice) e al centro Marica Roberto. Tutti protagonisti, perché tutti, attraverso la loro arte, aggiungono un pezzetto in più allo scioglimento del dramma, alla comprensione delle sfumature dell'umanissima Alfonzina, donna forte e solitaria, poetessa per necessità.
Lo spettacolo nella sua struttura appare vincente. L'unione di più discipline, oltre a creare un nuovo punto di vista, più contemporaneo rispetto al panorama teatrale messinese fin troppo stantio, è funzionale all'impatto visivo che gli spettatori ne hanno. Si appagano gli occhi, le orecchie e grazie alla pittura istantanea e alla musica dal vivo l'immaginazione ne è felicemente stimolata nel figurarsi interno ed esterno, vita vissuta e vita interiore della scrittrice di versi.
Buona la tenuta scenica dell'ideatrice regista, che nonostante la sua bravura, presenza scenica e capacità vocali non riesce a mantenere lo stesso livello per tutta la messa inscena.
gb
Sala Laudamo
Alfonzina Storni: la mia casa è il mare
Marica Roberto
www.tangoy.com
www.teatrodimessina.it
Alfonzina Storni: la mia casa è il mare
Marica Roberto
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