Interplay 14
Serussi e Daae alle Fonderie Limone
Non è stata una giornata fortunatissima per l'inizio della seconda tranche di Interplay 2014. Il tempo non è stato clemente, lo spettacolo di Serussi è stato interrotto dal malessere di una signora del pubblico, ma questo non è servito a far scemare la curiosità e l'entusiasmo del pubblico accorto numerosissimo. Altre due prime nazionali per il festival con la "direttora" più "naturalmente" elegante dei festival torinesi. Torna Isdraele e per la prima volta Interplay ospita la performance di un artista norvegese.
Israeliano ma residente in Olanda, Itamar Serussi, si barcamena come coreografo indipendente fra Danimarca, Islanda e Israele. Per Mono - che ha ricevuto due nomination allo SWAN, come miglior produzione di danza nel 2012 al Nederlandse Dansdagen in Maastricht - l'ispirazione arriva dall'essere diventato padre di due gemelli e dalla visione di uno slogan pubblicitario "In tre clic: da mono a duo". Caratterizzata dalla ripetizione tecnicamente complessa di movimenti articolati scanditi da un ritmo pulsante e movimenti animaleschi che scorrono in un grande spazio vuoto, la performance esplora l'insieme di decisioni, di itinerari e avvenimenti che portano l'uomo alla creazione di qualcosa di nuovo. Indagando così i confini fisici della danza, must per il coreografo, utilizza umorismo e improvvisazione per trasformare la danza tradizionale in qualcosa di giocoso, leggero.
Sei artisti in scena, sei personalità che si contendono uno spazio comune. All'improvviso dal gruppo si formano sottoinsiemi di due o più persone che interagiscono in modo fluido, toccandosi tra loro fra necessità e bisogno.Una carrellata di emozioni esternata a metà strada fra il rigore classico e il caos contemporaneo, sulle musiche non non sempre riuscite, di Richard van Kruijsdijk.
Coreografo e danzatore norvegese attivo tra Stoccolma e Bruxelles, Ludvig Daae - che ha lavorato con compagnie internazionali e le sue opere sono state presentate a festival in tutto il mondo - da sempre si interessa all'aspetto di intrattenimento dello spettacolo dal vivo con la convinzione che la danza non debba porsi solo su un terreno teorico o metaforico, ma che debba essere anche ironica e nel suo caso intrisa di cultura popolare. Infatti in MM - unica creazione proveniente dalla penisola scandinava da parte del Network europeo Aerowaves 2012 -, procedendo come in un gioco, Daae, con molta ironia, lascia allo spettatore il compito di stabilire, tra le due figure in scena, quale sia la vera protagonista di uno pseudo scontro fra il performer e l'immagine video che, man mano diventa sempre più forte, acquistando un ruolo indipendente da ciò che accade in scena. Danza un duetto virtuale con sé stesso insomma, attraverso un processo artistico di cui il performer è sia creatore che interprete di movimenti fluidi che indagano lo spazio con leggerezza ed eleganza.
Israeliano ma residente in Olanda, Itamar Serussi, si barcamena come coreografo indipendente fra Danimarca, Islanda e Israele. Per Mono - che ha ricevuto due nomination allo SWAN, come miglior produzione di danza nel 2012 al Nederlandse Dansdagen in Maastricht - l'ispirazione arriva dall'essere diventato padre di due gemelli e dalla visione di uno slogan pubblicitario "In tre clic: da mono a duo". Caratterizzata dalla ripetizione tecnicamente complessa di movimenti articolati scanditi da un ritmo pulsante e movimenti animaleschi che scorrono in un grande spazio vuoto, la performance esplora l'insieme di decisioni, di itinerari e avvenimenti che portano l'uomo alla creazione di qualcosa di nuovo. Indagando così i confini fisici della danza, must per il coreografo, utilizza umorismo e improvvisazione per trasformare la danza tradizionale in qualcosa di giocoso, leggero.
Sei artisti in scena, sei personalità che si contendono uno spazio comune. All'improvviso dal gruppo si formano sottoinsiemi di due o più persone che interagiscono in modo fluido, toccandosi tra loro fra necessità e bisogno.Una carrellata di emozioni esternata a metà strada fra il rigore classico e il caos contemporaneo, sulle musiche non non sempre riuscite, di Richard van Kruijsdijk.
Coreografo e danzatore norvegese attivo tra Stoccolma e Bruxelles, Ludvig Daae - che ha lavorato con compagnie internazionali e le sue opere sono state presentate a festival in tutto il mondo - da sempre si interessa all'aspetto di intrattenimento dello spettacolo dal vivo con la convinzione che la danza non debba porsi solo su un terreno teorico o metaforico, ma che debba essere anche ironica e nel suo caso intrisa di cultura popolare. Infatti in MM - unica creazione proveniente dalla penisola scandinava da parte del Network europeo Aerowaves 2012 -, procedendo come in un gioco, Daae, con molta ironia, lascia allo spettatore il compito di stabilire, tra le due figure in scena, quale sia la vera protagonista di uno pseudo scontro fra il performer e l'immagine video che, man mano diventa sempre più forte, acquistando un ruolo indipendente da ciò che accade in scena. Danza un duetto virtuale con sé stesso insomma, attraverso un processo artistico di cui il performer è sia creatore che interprete di movimenti fluidi che indagano lo spazio con leggerezza ed eleganza.
gb
MONO
ITAMAR SERUSSI (IL/NL)
musiche originali Richard van Kruijsdijk
MM
LUDVIG DAAE (N)
registrazione suono Martin Lindström
www.mosaicodanza.it
ITAMAR SERUSSI (IL/NL)
musiche originali Richard van Kruijsdijk
MM
LUDVIG DAAE (N)
registrazione suono Martin Lindström
www.mosaicodanza.it