Amore e sesso
Sogno dark di Conte all'astra
Inaugurata da pochissimo la nuova stagione, il Teatro Astra offre al suo pubblico un classico del teatro inglese. Con Sogno di una notte d'estate il Teatro della Tosse tinge la commedia Shakespeariana di un rosso sesso e il bosco si fa nero nero come la pelle/cuoio e il trucco dei protagonisti. Dal 7 al 9 scenari Master/slave per "l'incubo" di Conte.
Scritto intorno al 1590 il Sogno di Shakespeare si prendeva gioco dei costumi e delle tradizioni del tempo. Contrapponendo letteratura classica e fiabe della tradizione del Nord dà vita ad una commedia che analizza e mette in scena il tema del "passaggio". La collocazione temporale della vicenda non è casuale, ma nel diverso conteggio delle stagioni adottato nell'Inghilterra shakesperiana la "mezza estate" andava a coincidere con il solstizio d'estate, la Notte di San Giovanni insomma. Data simbolica che ha sempre rappresentato un passaggio e che nel corso del tempo è stata festeggiata con rituali pagani legati al fuoco, alla semina e al cambiamento.
In questa versione del Sogno viene messo in evidenza il tema della sessualità, cercando di esaminare le pulsioni tipiche dei ragazzi che colpiscono sia gli appetiti del corpo, sia le esigenze dei sentimenti. Nel bosco e tra le sue ombre, tutto è concesso e sia i ragazzi, sia i sovrani delle fate, possono dare libero sfogo alle loro pulsioni. Il passaggio alla maturità, il matrimonio nell'età adulta, che rende più miti questi impulsi, è rappresentato simbolicamente dalla luce della reggia di Teseo e dal finale in cui i giovani amanti assistono alla messa in scena degli artigiani con divertito distacco, ormai lontani dalle vicende che, infondo, raccontano di loro stessi.
Temi come la libido, l'immaturità sessuale, l'omosessualità e la sublimazione vengo esaminati per risaltare ogni aspetto dell'intimità e delle, contemporanee identità di genere. Sul palco, gli attori molto bravi, cambiano ruoli e costumi, le sessualità si confondo come nel Rocky Horror e la tensione erotica tra Lisandro, Elena, Ermia e Demetrio può rappresentare bene la confusione che oggi i ragazzi vivono. Emo, Dark, freakettoni, raver, catechisti e seminaristi, tutti si confrontano con le pulsioni di un corpo che vuole sperimentare e di un cuore che vuole amare e tutti ci siamo trovati nelle ombre scure del bosco. Non dimentichiamo che internet esaspera tali curiosità e potrebbe essere un sotto-testo interessante vedere questo riadattamento come la ricerca di Eros che cerca Amore. Le istanze del corpo cioè, che una volta assecondate, prediligono l'orgasmo della mente, facendo combaciare la Luce con la tanto sperata consapevolezza del corpo e delle sue leggi. Importante quindi, per le scuole presenti fra il pubblico, sia per l'attualizzazione di un classico del teatro, sia per la riflessione "ludica", ma non troppo, che può far scaturire nei più giovani.
Uno spettacolo serio reso però in maniera buffa. Il linguaggio, pur rimanendo vicino a quello shakespeariano, si confà alla maniera odierna, così come le musiche, sensuali e maledette, cantate dalla Strambelli appartengono a quel patrimonio tutto contemporaneo in cui la seduzione assume un colore "nero" fatto di provocazioni. Non ultima la scenografia Conte/Ferrando che volendo rappresentare un gabbia rende bene lo stato interiore e forse emotivo dei protagonisti schiavi di un gioco del destino.
Scritto intorno al 1590 il Sogno di Shakespeare si prendeva gioco dei costumi e delle tradizioni del tempo. Contrapponendo letteratura classica e fiabe della tradizione del Nord dà vita ad una commedia che analizza e mette in scena il tema del "passaggio". La collocazione temporale della vicenda non è casuale, ma nel diverso conteggio delle stagioni adottato nell'Inghilterra shakesperiana la "mezza estate" andava a coincidere con il solstizio d'estate, la Notte di San Giovanni insomma. Data simbolica che ha sempre rappresentato un passaggio e che nel corso del tempo è stata festeggiata con rituali pagani legati al fuoco, alla semina e al cambiamento.
In questa versione del Sogno viene messo in evidenza il tema della sessualità, cercando di esaminare le pulsioni tipiche dei ragazzi che colpiscono sia gli appetiti del corpo, sia le esigenze dei sentimenti. Nel bosco e tra le sue ombre, tutto è concesso e sia i ragazzi, sia i sovrani delle fate, possono dare libero sfogo alle loro pulsioni. Il passaggio alla maturità, il matrimonio nell'età adulta, che rende più miti questi impulsi, è rappresentato simbolicamente dalla luce della reggia di Teseo e dal finale in cui i giovani amanti assistono alla messa in scena degli artigiani con divertito distacco, ormai lontani dalle vicende che, infondo, raccontano di loro stessi.
Temi come la libido, l'immaturità sessuale, l'omosessualità e la sublimazione vengo esaminati per risaltare ogni aspetto dell'intimità e delle, contemporanee identità di genere. Sul palco, gli attori molto bravi, cambiano ruoli e costumi, le sessualità si confondo come nel Rocky Horror e la tensione erotica tra Lisandro, Elena, Ermia e Demetrio può rappresentare bene la confusione che oggi i ragazzi vivono. Emo, Dark, freakettoni, raver, catechisti e seminaristi, tutti si confrontano con le pulsioni di un corpo che vuole sperimentare e di un cuore che vuole amare e tutti ci siamo trovati nelle ombre scure del bosco. Non dimentichiamo che internet esaspera tali curiosità e potrebbe essere un sotto-testo interessante vedere questo riadattamento come la ricerca di Eros che cerca Amore. Le istanze del corpo cioè, che una volta assecondate, prediligono l'orgasmo della mente, facendo combaciare la Luce con la tanto sperata consapevolezza del corpo e delle sue leggi. Importante quindi, per le scuole presenti fra il pubblico, sia per l'attualizzazione di un classico del teatro, sia per la riflessione "ludica", ma non troppo, che può far scaturire nei più giovani.
Uno spettacolo serio reso però in maniera buffa. Il linguaggio, pur rimanendo vicino a quello shakespeariano, si confà alla maniera odierna, così come le musiche, sensuali e maledette, cantate dalla Strambelli appartengono a quel patrimonio tutto contemporaneo in cui la seduzione assume un colore "nero" fatto di provocazioni. Non ultima la scenografia Conte/Ferrando che volendo rappresentare un gabbia rende bene lo stato interiore e forse emotivo dei protagonisti schiavi di un gioco del destino.
gb
TEATRO ASTRA
SOGNO IN UNA NOTTE D'ESTATE
di Emanuele Conte e Elisa D'Andrea
da William Shakespeare
regia Emanuele Conte
assistente alla regia Yuri D'Agostino
scene Emanuele Conte e Luigi Ferrando
costumi di Bruno Cereseto
luci Tiziano Scali
canzoni Viviana Strambelli
regia video - Luca Riccio
assistente alla regia Gianni Masella
con Enrico Campanati, Linda Caridi, Bruno Cereseto, Sara Cianfriglia, Yuri D'Agostino, Pietro Fabbri, Giulia Galiani, mauro Lamantia, Marco Lubrano, Gianmaria Martini, Dario Sansalone, Vivaina Strambelli
www.teatrodellatosse.it
SOGNO IN UNA NOTTE D'ESTATE
di Emanuele Conte e Elisa D'Andrea
da William Shakespeare
regia Emanuele Conte
assistente alla regia Yuri D'Agostino
scene Emanuele Conte e Luigi Ferrando
costumi di Bruno Cereseto
luci Tiziano Scali
canzoni Viviana Strambelli
regia video - Luca Riccio
assistente alla regia Gianni Masella
con Enrico Campanati, Linda Caridi, Bruno Cereseto, Sara Cianfriglia, Yuri D'Agostino, Pietro Fabbri, Giulia Galiani, mauro Lamantia, Marco Lubrano, Gianmaria Martini, Dario Sansalone, Vivaina Strambelli
www.teatrodellatosse.it