Ascolta gli incubi
Occhi bendati all'Espace
Continuano gli appuntamenti al buio alla Sala Espace. Terzo dei tre spettacoli a occhi bendati ideato da Beppe Bergamasco e Ulla Alasjärvi, Incubi in Incubazione porterà gli spettatori dentro le notti insonni della protagonista Alma.
Ideati sette anni fa dopo una residenza a Palermo in cui, fra i partecipanti, vi erano due ipovedenti, i direttoti artistici Bergamasco e Alasjärvi hanno colto l'opportunità di cambiare il punto di vista con il quale approcciarsi al teatro. "Quante cose ci sfuggono" si chiedono - e ci chiedono -, o quante cose passano inosservate ai nostri occhi bombardati da immagini e stimoli quotidiani, che sembra proprio il caso di ripartire dal corpo, dal quel patrimonio sensoriale da cui ogni esperienza si forma. Ecco allora che gli occhi si bendano e si accende la capacità immaginativa o ancora meglio l'onirico prende forma.
Dopo Ancora... Sogni e Fermati! Una storia d'amore - forse il più strutturato drammaticamente dei tre - è la volta di vivere gli incubi di Alma, protagonista dalle notti infestate da mostri, gli stessi che forse al mattino la inseguono con le proprie ombre e proprio per questo ama dormire: «Facciamo finta di niente. Vado a dormire» si sente dire spesso. Il sonno come rifugio da una realtà che non soddisfa e appaga e ciò nonostante Alma non trova pace neanche nella veglia.
La struttura rimane la medesima, già a partire dal foyer gli spettatori sono invitati a fare dei piccoli e simpatici esercizi di training vero e proprio, atti al rilassamento del corpo e della mente. Finito questo ognuno degli spettatori viene bendato e condotto in sala. Non resta altro che fidarsi e entrare "a tastoni" nel mondo ricreato dalla CSD, che per questo spettacolo opta per suggestioni noir gotiche senza tralasciare sprazzi di vera e propria poesia sonora con la scelta di brani di Satie e Mozart, tutt'e due geni dall'animo controverso, in cui sogno e realtà si fondono così come ombre e luce sono due facce della stessa medaglia.
Ma perché alla fine dello spettacolo il pubblico, nonostante si parli di incubi, palesa un rilassamento notevole? Forse che gli occhi bendati rappresentano la fuga dal reale? Una realtà bombardata da immagini che devono essere collegate per sinapsi nella volontà di trovare un senso? Ecco negli incubi come in questo spettacolo un senso vero e proprio non c'è. E se lo si cerca lo si troverà dopo, una volta a casa, quando tutti gli stimoli sonori, le urla, le parole, gli odori, e il tocco degli attori, saranno entrati dentro il corpo e si saranno fatti esperienza. Non solo uno spettacolo al buio, ma un vero e proprio tuffo nel Surreale artistico, in cui sogni, realtà ed incubi si amalgamano per un cocktail ancora da nominare.
Resta solo l'invito a partecipare al resto dei loro spettacoli, che sulla scena teatrale torinese appaiono come i più originali seguendo la via privilegiata del teatro come esperienza attiva. Forse però bisogna che le modalità con cui le pièces si pongono in essere, siano più marcate da uno spettacolo all'altro.
Ideati sette anni fa dopo una residenza a Palermo in cui, fra i partecipanti, vi erano due ipovedenti, i direttoti artistici Bergamasco e Alasjärvi hanno colto l'opportunità di cambiare il punto di vista con il quale approcciarsi al teatro. "Quante cose ci sfuggono" si chiedono - e ci chiedono -, o quante cose passano inosservate ai nostri occhi bombardati da immagini e stimoli quotidiani, che sembra proprio il caso di ripartire dal corpo, dal quel patrimonio sensoriale da cui ogni esperienza si forma. Ecco allora che gli occhi si bendano e si accende la capacità immaginativa o ancora meglio l'onirico prende forma.
Dopo Ancora... Sogni e Fermati! Una storia d'amore - forse il più strutturato drammaticamente dei tre - è la volta di vivere gli incubi di Alma, protagonista dalle notti infestate da mostri, gli stessi che forse al mattino la inseguono con le proprie ombre e proprio per questo ama dormire: «Facciamo finta di niente. Vado a dormire» si sente dire spesso. Il sonno come rifugio da una realtà che non soddisfa e appaga e ciò nonostante Alma non trova pace neanche nella veglia.
La struttura rimane la medesima, già a partire dal foyer gli spettatori sono invitati a fare dei piccoli e simpatici esercizi di training vero e proprio, atti al rilassamento del corpo e della mente. Finito questo ognuno degli spettatori viene bendato e condotto in sala. Non resta altro che fidarsi e entrare "a tastoni" nel mondo ricreato dalla CSD, che per questo spettacolo opta per suggestioni noir gotiche senza tralasciare sprazzi di vera e propria poesia sonora con la scelta di brani di Satie e Mozart, tutt'e due geni dall'animo controverso, in cui sogno e realtà si fondono così come ombre e luce sono due facce della stessa medaglia.
Ma perché alla fine dello spettacolo il pubblico, nonostante si parli di incubi, palesa un rilassamento notevole? Forse che gli occhi bendati rappresentano la fuga dal reale? Una realtà bombardata da immagini che devono essere collegate per sinapsi nella volontà di trovare un senso? Ecco negli incubi come in questo spettacolo un senso vero e proprio non c'è. E se lo si cerca lo si troverà dopo, una volta a casa, quando tutti gli stimoli sonori, le urla, le parole, gli odori, e il tocco degli attori, saranno entrati dentro il corpo e si saranno fatti esperienza. Non solo uno spettacolo al buio, ma un vero e proprio tuffo nel Surreale artistico, in cui sogni, realtà ed incubi si amalgamano per un cocktail ancora da nominare.
Resta solo l'invito a partecipare al resto dei loro spettacoli, che sulla scena teatrale torinese appaiono come i più originali seguendo la via privilegiata del teatro come esperienza attiva. Forse però bisogna che le modalità con cui le pièces si pongono in essere, siano più marcate da uno spettacolo all'altro.
gb
Sala Espace
Compagnia Sperimentale Drammatica e Accademia Itinerante
Incubi in Incubazione
Regia: Ulla Alasjarvi e Beppe Bergamasco
Con Ulla Alasjarvi, Yuri Ferrero, Maria Milazzo, Camilla Soave
www.salaespace.it
Compagnia Sperimentale Drammatica e Accademia Itinerante
Incubi in Incubazione
Regia: Ulla Alasjarvi e Beppe Bergamasco
Con Ulla Alasjarvi, Yuri Ferrero, Maria Milazzo, Camilla Soave
www.salaespace.it