Lolita O Melissa P?
la risposta di Silvia Battaglio
Per Maldipalco al Tangram Teatro torna Silvia Battaglio. Dopo Le corpe de Jeanne, studio personalissimo sulla figura della pulzella d'Orléans, la poliedrica autrice indaga la forza ambigua e trainante della protagonista del romanzo di Vladimir Nabokov. Con Costruendo_Lolita (15 al 17 novembre) non si parla più di "sante" ma di seduttrici.
Solo una seggiola in mezzo ad un tappeto di mele a condividere lo spazio scenico con la danzattrice. Bravissima nel dosare voce e corpo riesce a catturare con fare trasformista l'interesse del pubblico.
"Mi dai i miei soldini?" è la battuta d'esordio con cui la Battaglio fa partire il suo spettacolo. Toni affettuosamente ammiccanti e parole provocatorie formano un testo apparentemente leggero in cui le richieste si mischiano ai ricatti, la seduzione si fa arma, l'amore sfocia nella perversione.
Coprodotto da Zerogrammi e Tangram Teatro, Costruendo_Lolita è il frutto di una residenza artistica a Holstebro, in Danimarca, sede dell'Odin Teatret, dove lo spettacolo debutterà tra gennaio e febbraio del 2014. Sede fortunatissima per l'autrice che con "Io amo Helen", pièce molto apprezzata da Eugenio Barba e Julia Varley, si è aggiudicata encomi ma anche e, soprattutto, la possibilità di "costruire" la sua Lolita.
Parole che non si riferiscono a nessun contesto preciso perché atemporale è il personaggio, Lolita è il pretesto, ancora una volta per la Battaglio, di parlare delle donne e delle problematiche a loro afferenti. Bambina, donna, anziana, Lolita si fa tripla e diviene figura senza tempo. E pure è il Tempo ad interessare la regista e soprattutto la nozione di "tempo interiore", che spesso crea dei cortocircuiti con il "tempo reale".Lolita deve diventare adulta e poi anziana ma porterà sempre dentro il peso di un'infanzia mancata e giocherà tutto il suo destino su questa assenza, vivendo uno sfasamento prolungato dato dalla sua età anagrafica e su una maturità che in effetti non si è mai compiuta. Come un mostro nascosto dentro di lei vivrà sempre una bambina con l'esigenza di essere amata di un amore puro, gratuito.
E se Lolita potrebbe essere subito catalogata come una vittima di abusi, oggi il confine fra vittima e carnefice e poco nitido. Ragazze che si spogliano nelle cam per gioco, organizzano con i coetanei orge via facebook; baby squillo che si prostituiscono per un IPhone, Buga Bunga che sfiorano il limite dell'età consentita.. Ogni cosa alimenta - non ultimo i media tutti che consentono nelle nostre stanze le aberrazioni più atroci - l'enorme confusione tra lecito e illecito. E' chiaro che sesso e denaro, e in più brivido del proibito, attirano i più piccoli, e non solo... ma allora è proprio vero che è ancora colpa di Hubert? E' sempre l'uomo nero e cattivo delle favole maledette che corrompe le giovani ninfette? o forse è proprio colpa di Melissa P?
Un testo ambiguo, serpentino più propriamente, che fa della Lolita di Nabocov un personaggio ancora più scivoloso, poco chiaro che fra la leggerezza bimba e malizia adulta sputa, ancora, i torsi del peccato.
Solo una seggiola in mezzo ad un tappeto di mele a condividere lo spazio scenico con la danzattrice. Bravissima nel dosare voce e corpo riesce a catturare con fare trasformista l'interesse del pubblico.
"Mi dai i miei soldini?" è la battuta d'esordio con cui la Battaglio fa partire il suo spettacolo. Toni affettuosamente ammiccanti e parole provocatorie formano un testo apparentemente leggero in cui le richieste si mischiano ai ricatti, la seduzione si fa arma, l'amore sfocia nella perversione.
Coprodotto da Zerogrammi e Tangram Teatro, Costruendo_Lolita è il frutto di una residenza artistica a Holstebro, in Danimarca, sede dell'Odin Teatret, dove lo spettacolo debutterà tra gennaio e febbraio del 2014. Sede fortunatissima per l'autrice che con "Io amo Helen", pièce molto apprezzata da Eugenio Barba e Julia Varley, si è aggiudicata encomi ma anche e, soprattutto, la possibilità di "costruire" la sua Lolita.
Parole che non si riferiscono a nessun contesto preciso perché atemporale è il personaggio, Lolita è il pretesto, ancora una volta per la Battaglio, di parlare delle donne e delle problematiche a loro afferenti. Bambina, donna, anziana, Lolita si fa tripla e diviene figura senza tempo. E pure è il Tempo ad interessare la regista e soprattutto la nozione di "tempo interiore", che spesso crea dei cortocircuiti con il "tempo reale".Lolita deve diventare adulta e poi anziana ma porterà sempre dentro il peso di un'infanzia mancata e giocherà tutto il suo destino su questa assenza, vivendo uno sfasamento prolungato dato dalla sua età anagrafica e su una maturità che in effetti non si è mai compiuta. Come un mostro nascosto dentro di lei vivrà sempre una bambina con l'esigenza di essere amata di un amore puro, gratuito.
E se Lolita potrebbe essere subito catalogata come una vittima di abusi, oggi il confine fra vittima e carnefice e poco nitido. Ragazze che si spogliano nelle cam per gioco, organizzano con i coetanei orge via facebook; baby squillo che si prostituiscono per un IPhone, Buga Bunga che sfiorano il limite dell'età consentita.. Ogni cosa alimenta - non ultimo i media tutti che consentono nelle nostre stanze le aberrazioni più atroci - l'enorme confusione tra lecito e illecito. E' chiaro che sesso e denaro, e in più brivido del proibito, attirano i più piccoli, e non solo... ma allora è proprio vero che è ancora colpa di Hubert? E' sempre l'uomo nero e cattivo delle favole maledette che corrompe le giovani ninfette? o forse è proprio colpa di Melissa P?
Un testo ambiguo, serpentino più propriamente, che fa della Lolita di Nabocov un personaggio ancora più scivoloso, poco chiaro che fra la leggerezza bimba e malizia adulta sputa, ancora, i torsi del peccato.
gb
Tangram Teatro
Silvia Battaglio
Costruendo_Lolita
regia e interpretazione Silvia Battaglio
consulenza artistica Julia Varley
suggestioni letterarie Vladimir Nabokov, Charles Perrault, Pia Pera
suggestioni musicali Torgue&Houppin, Alva Noto, Paolo Conte
disegno luci Stefano Mazzotta
produzione Tangram Teatro
in collaborazione con Compagnia Silvia Battaglio e C.ie Zerogrammi
sostegno alla realizzazione Odin Teatret, Crut
si ringrazia Pierangelo Pompa
Silvia Battaglio
Costruendo_Lolita
regia e interpretazione Silvia Battaglio
consulenza artistica Julia Varley
suggestioni letterarie Vladimir Nabokov, Charles Perrault, Pia Pera
suggestioni musicali Torgue&Houppin, Alva Noto, Paolo Conte
disegno luci Stefano Mazzotta
produzione Tangram Teatro
in collaborazione con Compagnia Silvia Battaglio e C.ie Zerogrammi
sostegno alla realizzazione Odin Teatret, Crut
si ringrazia Pierangelo Pompa