Showcase 15
Luce e corpo per la madre delle arti
All'interno della stagione IPUNTIDANZA 14/15, la Fondazione Egri per la Danza presenta, negli spazi del Teatro Matteotti di Moncalieri, la vetrina dedicata ai giovani coreografi.
Inserita nel palinsesto di Quanto sei speciale dell'Istituzione Musicateatro di Moncalieri, SHOWCASE è un format creato appositamente dalla Fondazione per offrire ai giovani la possibilità di sperimentarsi nella coreografia. Percorso creativo seguito e sostenuto da Raphael Bianco che quest'anno sceglie Vincenzo Criniti e Cristian Magurano - già ballerini della compagnia -, ai quali si affianca la Compagnia DAS, diretta da Elena Rolla e The very secret dance society, compagnia torinese di Raffaele Irace.
Ad aprire le danze è il duo femminile della compagnia residente DAS - DanzAtelierStudios. Per la coreografia di Elena Rolla, Net Working è un primissimo studio che indaga le possibili sfaccettature della parola "rete". Vero e proprio lavoro coreologico - materia nella quale la coreografa si è specializzata - che mostra un corpo energico i cui movimenti nascono da uno studio attento e ponderato, come dirà lei stessa, a fine spettacolo nel momento dedicato allo scambio con il pubblico.
Presenza scenica dal forte impatto visivo, teatralità dirompente per i Rammenti di Cristian Magurano, alla sua prima esperienza coreografica. Anche qui relazioni che pongono domande - cosa ci resta dei nostri incontri, cosa ricordiamo e cosa decidiamo di cancellare? - e che in scena mostrano un duo affiatatissimo. Fluido nello scontrarsi e nel riavvicinarsi: ti odio ma al contempo ho bisogno di te. Certo qualsiasi relazione ha dei tratti spigolosi e i bellissimi corpi dei danzatori mostrano bene questa rigidità nervosa fatta di spasmi fisici e sguardi nevrotici. E se questa è la sua prima "scrittura di danza" non resta che dire bravo al maestro e battere le mani all'allievo.
Segue Distrazione di massa del torinese Raffaele Irace. The very secret dance society, compagnia ospite all'interno di Showcase, presenta un duo fortemente estetico con due danzatrici molto simili. Da un esordio in cui i corpi diffidano l'uno dell'altro si scrive nello spazio una danza che a poco a poco sfocia nell'unione poetica dei corpi. Perché nella somiglianza importante si fa la metafora dello specchio, nello specchio, e nell'alterità, la comprensione di sé stessi.
Chiude la serata A naca d'oja, balletto di gruppo di Vincenzo Criniti. Lui ha soli 23 anni e già ha un bagaglio di coreografie alle spalle. E' nel profondo sud che la sua coreografia nasce e si alimenta. In una terra che partorisce omertosi ed eroi, vita e morte, commedia e tragedia. Una coreografia giocata su suggestioni moraleggianti - visive e sonore - contro un sud mediocre e "mafioso" chiaro nel "Baciamo le mani", cristallino nella coppia di ragazze che sparlano alle spalle della sfortunata inconsapevole, lapalissiano nel cumulo di indumenti che ad un certo punto occupa il centro della scena, simbolo di una terra di attori inconsapevoli. Ma non è solo questo. Criniti padroneggia bene le nozioni di tempo, spazio e ritmo che sulla scena danno vita ad una scrittura corposa costruita da una sintassi articolata.
Infine, importantissimo, risulta il momento dedicato alla comunicazione della danza che Bianco offre al pubblico in sala. Importante non solo per i coreografi che possono comunicare movente e passione, ma fondamentale per il pubblico, in quanto la danza ha bisogno, oggi più che mai, di essere raccontata, e il corpo, e il suo linguaggio, di essere compreso. Corpo che la compagnia Egri/bianco presenta in tutte le sue sfumature, presentando dei danzatori versatili e competenti.
Inserita nel palinsesto di Quanto sei speciale dell'Istituzione Musicateatro di Moncalieri, SHOWCASE è un format creato appositamente dalla Fondazione per offrire ai giovani la possibilità di sperimentarsi nella coreografia. Percorso creativo seguito e sostenuto da Raphael Bianco che quest'anno sceglie Vincenzo Criniti e Cristian Magurano - già ballerini della compagnia -, ai quali si affianca la Compagnia DAS, diretta da Elena Rolla e The very secret dance society, compagnia torinese di Raffaele Irace.
Ad aprire le danze è il duo femminile della compagnia residente DAS - DanzAtelierStudios. Per la coreografia di Elena Rolla, Net Working è un primissimo studio che indaga le possibili sfaccettature della parola "rete". Vero e proprio lavoro coreologico - materia nella quale la coreografa si è specializzata - che mostra un corpo energico i cui movimenti nascono da uno studio attento e ponderato, come dirà lei stessa, a fine spettacolo nel momento dedicato allo scambio con il pubblico.
Presenza scenica dal forte impatto visivo, teatralità dirompente per i Rammenti di Cristian Magurano, alla sua prima esperienza coreografica. Anche qui relazioni che pongono domande - cosa ci resta dei nostri incontri, cosa ricordiamo e cosa decidiamo di cancellare? - e che in scena mostrano un duo affiatatissimo. Fluido nello scontrarsi e nel riavvicinarsi: ti odio ma al contempo ho bisogno di te. Certo qualsiasi relazione ha dei tratti spigolosi e i bellissimi corpi dei danzatori mostrano bene questa rigidità nervosa fatta di spasmi fisici e sguardi nevrotici. E se questa è la sua prima "scrittura di danza" non resta che dire bravo al maestro e battere le mani all'allievo.
Segue Distrazione di massa del torinese Raffaele Irace. The very secret dance society, compagnia ospite all'interno di Showcase, presenta un duo fortemente estetico con due danzatrici molto simili. Da un esordio in cui i corpi diffidano l'uno dell'altro si scrive nello spazio una danza che a poco a poco sfocia nell'unione poetica dei corpi. Perché nella somiglianza importante si fa la metafora dello specchio, nello specchio, e nell'alterità, la comprensione di sé stessi.
Chiude la serata A naca d'oja, balletto di gruppo di Vincenzo Criniti. Lui ha soli 23 anni e già ha un bagaglio di coreografie alle spalle. E' nel profondo sud che la sua coreografia nasce e si alimenta. In una terra che partorisce omertosi ed eroi, vita e morte, commedia e tragedia. Una coreografia giocata su suggestioni moraleggianti - visive e sonore - contro un sud mediocre e "mafioso" chiaro nel "Baciamo le mani", cristallino nella coppia di ragazze che sparlano alle spalle della sfortunata inconsapevole, lapalissiano nel cumulo di indumenti che ad un certo punto occupa il centro della scena, simbolo di una terra di attori inconsapevoli. Ma non è solo questo. Criniti padroneggia bene le nozioni di tempo, spazio e ritmo che sulla scena danno vita ad una scrittura corposa costruita da una sintassi articolata.
Infine, importantissimo, risulta il momento dedicato alla comunicazione della danza che Bianco offre al pubblico in sala. Importante non solo per i coreografi che possono comunicare movente e passione, ma fondamentale per il pubblico, in quanto la danza ha bisogno, oggi più che mai, di essere raccontata, e il corpo, e il suo linguaggio, di essere compreso. Corpo che la compagnia Egri/bianco presenta in tutte le sue sfumature, presentando dei danzatori versatili e competenti.
GB
Teatro Matteotti
SHOWCASE
EGRIBIANCODANZA
www.egridanza.com
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