Minerali e vegetali in danza
Brumachon torna alla Lavanderia
Dopo aver esplorato con Indicibles Violences le reminiscenze del primitivo, Claude Brumachon torna a Torino con una danza che esplora il lato minerale e vegetale della natura. Con La Fulgurance du vivant alla Lavaderia a Vapore si inaugura la stagione 14.15.
Presentata per la prima volta a Barritz, il 17 settembre 2014 per il festival Le temps d'Aimer, La fulgurance du vivant continua ad attingere dall'energia primaria scavando ancora più a fondo. Dopo esser passato, con Indicibles Violences, attraverso i sentimenti più oscuri che serpeggiano tra la condizione femminile e maschile, per questa nuova creazione Brumachon si concentra su come mettere in relazione la gestualità del movimento che tutti noi conosciamo, con quello che la condizione minerale implicitamente suggerisce, la staticità insomma.
Paesaggi deserti e animali pieni di energia. Distanze, viste panoramiche, grandi campi di Causses. "Ci sono in questa coreografia abbagliante degli animali catturati in natura", dice il coreografo. "Saranno lì, a ballare uccelli, volpi e gatti selvatici, linci e cervi. La danza cercherà di scoprire l'inaspettato nel bosco, nel deserto, nel campo."
Dopo lo spettacolo è la giornalista e critica Chiara Castellazzi - per l'occasione anche interprete e traduttrice - ad aprire, al pubblico, le porte del mondo Brumachon. Accanto a loro, oltre la direttrice Loredana Furno, l'assistente e danzatore Benjamin Lamarche, con il quale il coreografo, in 22 anni di carriera, ha firmato oltre 90 coreografie. In sintonia ma estremamente diversi, alla direzione del Centro Coreografico Nazionale di Nantes dal 1992, hanno sviluppato uno stile energico e generoso, che esplora le diverse sfaccettature del corpo, attraverso una danza coinvolgente nella sua contemporaneità. Al piacere di danzare, la Compagnia associa l'urgenza del parere del pubblico, organizzando prove aperte, seguite da conferenze, proiezioni video e dibattiti, nella speranza di avvicinare il pubblico alla danza in generale ed in particolare a quella contemporanea.
Difficile ritrovare in scena tutte le suggestioni visive del coreografo. Tra movimento e staticità l'equilibrio non sembra dosarsi e per una prima parte, fisica, estetica e coinvolgente se ne associa una seconda in cui la ricerca della messa in scena della staticità naturale si fa visione monotona di bellissimi corpi.
Presentata per la prima volta a Barritz, il 17 settembre 2014 per il festival Le temps d'Aimer, La fulgurance du vivant continua ad attingere dall'energia primaria scavando ancora più a fondo. Dopo esser passato, con Indicibles Violences, attraverso i sentimenti più oscuri che serpeggiano tra la condizione femminile e maschile, per questa nuova creazione Brumachon si concentra su come mettere in relazione la gestualità del movimento che tutti noi conosciamo, con quello che la condizione minerale implicitamente suggerisce, la staticità insomma.
Paesaggi deserti e animali pieni di energia. Distanze, viste panoramiche, grandi campi di Causses. "Ci sono in questa coreografia abbagliante degli animali catturati in natura", dice il coreografo. "Saranno lì, a ballare uccelli, volpi e gatti selvatici, linci e cervi. La danza cercherà di scoprire l'inaspettato nel bosco, nel deserto, nel campo."
Dopo lo spettacolo è la giornalista e critica Chiara Castellazzi - per l'occasione anche interprete e traduttrice - ad aprire, al pubblico, le porte del mondo Brumachon. Accanto a loro, oltre la direttrice Loredana Furno, l'assistente e danzatore Benjamin Lamarche, con il quale il coreografo, in 22 anni di carriera, ha firmato oltre 90 coreografie. In sintonia ma estremamente diversi, alla direzione del Centro Coreografico Nazionale di Nantes dal 1992, hanno sviluppato uno stile energico e generoso, che esplora le diverse sfaccettature del corpo, attraverso una danza coinvolgente nella sua contemporaneità. Al piacere di danzare, la Compagnia associa l'urgenza del parere del pubblico, organizzando prove aperte, seguite da conferenze, proiezioni video e dibattiti, nella speranza di avvicinare il pubblico alla danza in generale ed in particolare a quella contemporanea.
Difficile ritrovare in scena tutte le suggestioni visive del coreografo. Tra movimento e staticità l'equilibrio non sembra dosarsi e per una prima parte, fisica, estetica e coinvolgente se ne associa una seconda in cui la ricerca della messa in scena della staticità naturale si fa visione monotona di bellissimi corpi.
Gb
LAVANDERIA A VAPORE
LA FULGURANCE DU VIVANT
Claude Brumachon Benjamin Lamarche
Coreografia Claude Brumachon
Assistente Benjamin Lamarche
Musica Christophe Zurfluh
www.ccnn-brumachonlamarche.com
LA FULGURANCE DU VIVANT
Claude Brumachon Benjamin Lamarche
Coreografia Claude Brumachon
Assistente Benjamin Lamarche
Musica Christophe Zurfluh
www.ccnn-brumachonlamarche.com