Antigone secondo Levaggi
Il suo studio alla Lavanderia
Presentato nel più ampio progetto ALL IN 3 DAYS - evento patrocinato dal Comune di Collegno, ricco programma di arte e business presentato (11 -13 aprile) presso la suggestiva sede della Lavanderia a Vapore, Centro di Eccellenza per la Danza, grazie al contributo di Banca Generali - il mito di Antigone, nella versione di Matteo Levaggi - Studio per Antigone, per il Balletto Tetro di Torino - sarà il filo conduttore di questa 3 giorni di appuntamenti. Un progetto tutto italiano per celebrare la "ribellione al potere" con le azioni coreute di Matteo Levaggi, le musiche di Carlo Boccadoro e i costumi di Davide Balliano, assistente di Robert Wilsone della famosa performer Marina Abramovic.
Sempre dalle grandi collaborazioni Matteo Levaggi interagisce e si confronta con altri professionisti del mondo dell'arte. Dopo Ciaikovskij e prima di Preludio per una Sinfonia in Nero - (inaugurazione oggi, Elfo Puccini, Milano) che sancisce ufficialmente il duo Levaggi/CorpiCrudi -, ecco l'intervista esclusiva alla sua personalissima visione del mito antico.
D. La ripresa dell'Antico: perché Antigone e cosa ne diventa nella tua interpretazione?
R. Antigone è forse il Mito, a differenza di altri, più contemporaneo, aderente ai nostri giorni e non solo, capace di toccare concetti politici come la discrasia tra legge della famiglia e dello Stato. La mia Antigone si ribella al suono, allo spazio, alla ripetitività della vita, proprio assecondando tutto questo. Non è sociale ma tenta di toccare nel più profondo delle acque, ove tutto è scarno.
D. Fra performance e balletto l'importanza della ripetizione.
R. L'Antigone non è ne balletto ne Performance, si tratta di uno studio di pochi movimenti che vengono da prima presentati al pubblico "soli", per poi "cominciare" dar vita ad una danza che sarà, ma che qui non si realizza.
D. Il lavoro sulla Musica.
R. Il primo studio su musiche dei Black Dice, conosciuti al celebre Danceteria di New York, si basa su rumori, suoni, distorsioni che rendono il corpo del danzatore oggetto meccanico in movimento e in "lotta" contro l'invasione del rumore, che vedo come voce direttamente collegata al personaggio di Creonte. Nel secondo studio, su musica originale di Carlo Boccadoro, il suono diventa materia su cui porre, ad esempio con il suono del battere incessante delle mani sul pavimento, dei contrappunti, ricreando la partitura che nasce priva di appigli e che si muove come scivolasse in un buco nero, "fuggendo" per altre vie.
D. Un'Antigone Maschia?
R. L'Antigone al maschile è da considerarsi asessuata. Vito Pansini, l'interprete, crea attraverso i suoi movimenti un'energia più che il personaggio, che si scaglia anche contro se stesso. Come realizzai una Salome al maschile, ho voluto, anche questa volta, consegnare il pezzo ad un danzatore e concentrare tra due interpreti maschili (si vedono qui solo Antigone e Polinice), l'attenzione. Il tutto accade solo al finale, incontro, morte e sepoltura di Polinice, suicidio di Antigone.
D. Sinfonia in nero. Prima del debutto milanese, le differenze fra torino e la città meneghina.
R. MilanOltre è un Festival che da moltissimo segue il mio lavoro di coreografo, finché nel 2011 programmò una monografia, nella stessa edizione anche Karole Armitage. Conosco ancora poco la Milano che danza, tranne le realtà più importanti naturalmente. A Torino mi sono formato, ho creato gran parte del mio lavoro, ma è MilanOltre che mi ha dato l'occasione di partire con questa nuova avventura che ufficializza il connubio artistico Levaggi | Corpicrudi, nato nel 2007. Con loro abbiamo creato produzioni che hanno girato il mondo, come Primo Toccare I II III e altri progetti di danza in programma già per il prossimo autunno, tenendo conto che Preludio, primo lavoro co-firmato da entrambi, avrà un suo sviluppo in varie città del mondo con differenti fasi di creazione.
Sempre dalle grandi collaborazioni Matteo Levaggi interagisce e si confronta con altri professionisti del mondo dell'arte. Dopo Ciaikovskij e prima di Preludio per una Sinfonia in Nero - (inaugurazione oggi, Elfo Puccini, Milano) che sancisce ufficialmente il duo Levaggi/CorpiCrudi -, ecco l'intervista esclusiva alla sua personalissima visione del mito antico.
D. La ripresa dell'Antico: perché Antigone e cosa ne diventa nella tua interpretazione?
R. Antigone è forse il Mito, a differenza di altri, più contemporaneo, aderente ai nostri giorni e non solo, capace di toccare concetti politici come la discrasia tra legge della famiglia e dello Stato. La mia Antigone si ribella al suono, allo spazio, alla ripetitività della vita, proprio assecondando tutto questo. Non è sociale ma tenta di toccare nel più profondo delle acque, ove tutto è scarno.
D. Fra performance e balletto l'importanza della ripetizione.
R. L'Antigone non è ne balletto ne Performance, si tratta di uno studio di pochi movimenti che vengono da prima presentati al pubblico "soli", per poi "cominciare" dar vita ad una danza che sarà, ma che qui non si realizza.
D. Il lavoro sulla Musica.
R. Il primo studio su musiche dei Black Dice, conosciuti al celebre Danceteria di New York, si basa su rumori, suoni, distorsioni che rendono il corpo del danzatore oggetto meccanico in movimento e in "lotta" contro l'invasione del rumore, che vedo come voce direttamente collegata al personaggio di Creonte. Nel secondo studio, su musica originale di Carlo Boccadoro, il suono diventa materia su cui porre, ad esempio con il suono del battere incessante delle mani sul pavimento, dei contrappunti, ricreando la partitura che nasce priva di appigli e che si muove come scivolasse in un buco nero, "fuggendo" per altre vie.
D. Un'Antigone Maschia?
R. L'Antigone al maschile è da considerarsi asessuata. Vito Pansini, l'interprete, crea attraverso i suoi movimenti un'energia più che il personaggio, che si scaglia anche contro se stesso. Come realizzai una Salome al maschile, ho voluto, anche questa volta, consegnare il pezzo ad un danzatore e concentrare tra due interpreti maschili (si vedono qui solo Antigone e Polinice), l'attenzione. Il tutto accade solo al finale, incontro, morte e sepoltura di Polinice, suicidio di Antigone.
D. Sinfonia in nero. Prima del debutto milanese, le differenze fra torino e la città meneghina.
R. MilanOltre è un Festival che da moltissimo segue il mio lavoro di coreografo, finché nel 2011 programmò una monografia, nella stessa edizione anche Karole Armitage. Conosco ancora poco la Milano che danza, tranne le realtà più importanti naturalmente. A Torino mi sono formato, ho creato gran parte del mio lavoro, ma è MilanOltre che mi ha dato l'occasione di partire con questa nuova avventura che ufficializza il connubio artistico Levaggi | Corpicrudi, nato nel 2007. Con loro abbiamo creato produzioni che hanno girato il mondo, come Primo Toccare I II III e altri progetti di danza in programma già per il prossimo autunno, tenendo conto che Preludio, primo lavoro co-firmato da entrambi, avrà un suo sviluppo in varie città del mondo con differenti fasi di creazione.
gb
LAVANDERIA A VAPORE
Studio per Antigone
coreografia Matteo Levaggi
MATTEO LEVAGGI | CORPICRUDI
Preludio per una Sinfonia in Nero
con Matteo Levaggi, Samantha Stella, Sergio Frazzingaro
Studio per Antigone
coreografia Matteo Levaggi
MATTEO LEVAGGI | CORPICRUDI
Preludio per una Sinfonia in Nero
con Matteo Levaggi, Samantha Stella, Sergio Frazzingaro