PalcoscenicoDanza
Tre coreografi per una compagnia
Pen'ultimo appuntamento per Palcoscenico Danza.
Accomunati da una spiccata musicalità e una ricerca formale ed estetica nell'ambito della danza contemporanea formalista, Paolo Mohovich, Nacho Duato e Thierry Malandain, saranno i protagonisti di uno spettacolo sintesi dell'eredità della danza dei primi del Novecento. Radura / Jardi Tancat / Bolero il trittico di opere interpretato da una della pochissime compagnie istituzionali spagnole, il Ballet de la Generalitat Valenciana. Venerdì 15 e sabato 16 maggio, al Teatro Astra, il meglio si lascia alla fine.
Il Ballet della Generalitat Valenciana, costituito al momento da diciotto danzatori e diretto da Inma Gil Làzaro è erede del progetto di formazione professionale del Centro Coreografico. Sin dalla sua apertura nel 1998, il Centro è stato stimolo per la coreografia valenciana e vetrina importante per i giovani ballerini. Ad oggi, la Compagnia, in repertorio, oltre alle opere create espressamente per il gruppo da Ramon Oller, Gustavo Ramirez, Davi Brun, Inma Rubio, Rami Levi, Wil Swanson, Asun Noales e Patrick de Bana, possiede coreografie di Nacho Duato, Jiri Kylian e Alicia Alonso.
Gruppo bellissimo e versatile che regala al pubblico una serata accattivante in cui il corpo, come sempre nel meglio di Palcoscenico Danza, mostra, nello stupore del pubblico, potenzialità, bellezza ed eleganza. Linee classiche per invenzioni contemporanee.
Apre la triade Radura. Creato da Paolo Mohovich per il gruppo nel 2014 (Teatro Principal di Valenzia, 29 aprile). Ispirato alle dinamiche e alle forme del mondo animale, i ballerini danzano in uno spazio libero, un luogo in cui alimentarsi, socializzare, avvicinarsi dando vita ad un divertissement barocco elegantemente selvaggio sulle note del quinto concerto brandeburghese di Bach.
A seguire Jardi Tancat di Nacho Duato. Considerato uno dei capolavori del celebre coreografo spagnolo, e oggi nel repertorio delle migliori compagnie, lo spettacolo ricrea l'ambiente rurale delle isole baleari con una dinamica e gestualità sorprendenti per energia e poesia. Canzoni popolari, parte della tradizione contadina dell'isola di Maiorca, fatte rivivere dalla cantante Maria del Mar Bonet. Un pezzo piacevolissimo che a quasi trent'anni dalla sua creazione, esprime ancora la durezza, l'amore e la gioia di vivere.
Il famosissimo Bolero di Ravel nella versione di Thierry Malandain chiude la serata. Qui la Compagnia è riunita e la loro perfezione formale farà esplodere, alla fine, il trattenuto battito di mani, che una volta libero, si ripeterà più volte accompagnato dai vari "bravi". Nella versione Malandain la compagnia è rinchiusa in una stanza immaginaria di cui si vedono solo i quattro angoli. Mentre la musica incalza e il ritmo diviene sempre più ossessivo, si innesca nei danzatori una sorta di ribellione e nelle linee pure si insinuano accenti violenti colorando il gioco di contrappunti fino all'esplosione finale. Meraviglia.
Accomunati da una spiccata musicalità e una ricerca formale ed estetica nell'ambito della danza contemporanea formalista, Paolo Mohovich, Nacho Duato e Thierry Malandain, saranno i protagonisti di uno spettacolo sintesi dell'eredità della danza dei primi del Novecento. Radura / Jardi Tancat / Bolero il trittico di opere interpretato da una della pochissime compagnie istituzionali spagnole, il Ballet de la Generalitat Valenciana. Venerdì 15 e sabato 16 maggio, al Teatro Astra, il meglio si lascia alla fine.
Il Ballet della Generalitat Valenciana, costituito al momento da diciotto danzatori e diretto da Inma Gil Làzaro è erede del progetto di formazione professionale del Centro Coreografico. Sin dalla sua apertura nel 1998, il Centro è stato stimolo per la coreografia valenciana e vetrina importante per i giovani ballerini. Ad oggi, la Compagnia, in repertorio, oltre alle opere create espressamente per il gruppo da Ramon Oller, Gustavo Ramirez, Davi Brun, Inma Rubio, Rami Levi, Wil Swanson, Asun Noales e Patrick de Bana, possiede coreografie di Nacho Duato, Jiri Kylian e Alicia Alonso.
Gruppo bellissimo e versatile che regala al pubblico una serata accattivante in cui il corpo, come sempre nel meglio di Palcoscenico Danza, mostra, nello stupore del pubblico, potenzialità, bellezza ed eleganza. Linee classiche per invenzioni contemporanee.
Apre la triade Radura. Creato da Paolo Mohovich per il gruppo nel 2014 (Teatro Principal di Valenzia, 29 aprile). Ispirato alle dinamiche e alle forme del mondo animale, i ballerini danzano in uno spazio libero, un luogo in cui alimentarsi, socializzare, avvicinarsi dando vita ad un divertissement barocco elegantemente selvaggio sulle note del quinto concerto brandeburghese di Bach.
A seguire Jardi Tancat di Nacho Duato. Considerato uno dei capolavori del celebre coreografo spagnolo, e oggi nel repertorio delle migliori compagnie, lo spettacolo ricrea l'ambiente rurale delle isole baleari con una dinamica e gestualità sorprendenti per energia e poesia. Canzoni popolari, parte della tradizione contadina dell'isola di Maiorca, fatte rivivere dalla cantante Maria del Mar Bonet. Un pezzo piacevolissimo che a quasi trent'anni dalla sua creazione, esprime ancora la durezza, l'amore e la gioia di vivere.
Il famosissimo Bolero di Ravel nella versione di Thierry Malandain chiude la serata. Qui la Compagnia è riunita e la loro perfezione formale farà esplodere, alla fine, il trattenuto battito di mani, che una volta libero, si ripeterà più volte accompagnato dai vari "bravi". Nella versione Malandain la compagnia è rinchiusa in una stanza immaginaria di cui si vedono solo i quattro angoli. Mentre la musica incalza e il ritmo diviene sempre più ossessivo, si innesca nei danzatori una sorta di ribellione e nelle linee pure si insinuano accenti violenti colorando il gioco di contrappunti fino all'esplosione finale. Meraviglia.
Gb
PALCOSCENICO DANZA
RADURA
coreografia Paolo Mohovich
musica Bach / effetti sonori Amador Castilla
JARDI TANCAT
coeografia Nacho Duato
musica: Maria del Mar Bonet
BOLERO
coreografia Thierry Malandain
musica Maurice Ravel
www.teatres.gva.es
RADURA
coreografia Paolo Mohovich
musica Bach / effetti sonori Amador Castilla
JARDI TANCAT
coeografia Nacho Duato
musica: Maria del Mar Bonet
BOLERO
coreografia Thierry Malandain
musica Maurice Ravel
www.teatres.gva.es