pirati in corsia
Coi SantibRiganti si ride e si piange
A La Casa del Teatro Ragazzi e Giovani per Teatrointre - Un Teatro per tutti, il significativo spettacolo dei Santibigranti. Con Ahi! Ahia!, fra risate e commozione, si afferma quanto gli adulti di oggi siano fondamentali per gli adulti di domani.
Nata come cooperativa nel 1992, Santibriganti Teatro nel 2002 si trasforma in associazione culturale sempre con la direzione artistica di Maurizio Bàbuin. Fra progetti, laboratori e residenze nel hinterland torinese, dal 2006 al 2008 cura la direzione del Teatro Garybaldi di Settimo Torinese e dal 2012 con la trasformazione dello stesso, Santibriganti Teatro assume la gestione artistica e organizzativa del nuovo Teatro Civico Garybaldi.
Un teatro, il loro, che pone particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea, al teatro di tradizione popolare e al teatro ragazzi. Con debutto il 13 aprile 2014 al Teatro Civico Garybaldi, Ahi! Ahia! è il loro ultimo spettacolo rivolto ad un pubblico di giovanissimi e meno giovani.
Chi non prova dolore? Chi non ha paura? Chi non sopporta medici e dentisti? Chi non ha paura dell'ago? Ma chi, più dei bambini riesce, con una coraggiosa fantasia, a superare paura e dolore? Quale forza nascondono questi esserini, tanto da insegnarla, in silenzio, a qualsiasi adulto? Queste alcune delle domande a cui Ahi! Ahia! cerca di rispondere.
Non è solo un lavoro sul dolore e sulla paura del dolore, ma prima di tutto è un lavoro sulla relazione di un adulto, l'infermiere Camillo, e di una bambina, Nina. Due mondi che si incontrano, scontrandosi nella routine di un ospedale. E solo quando si ha la capacità di vedere nell'ordinario lo stra-ordinario che qualcosa accade e i semplici rapporti si fanno relazione, scambio di esperienze.
Ecco Ahi! Ahia! afferma, fra risate e goliardia, tra sketch e pantomima - attraverso un linguaggio teatrale che pone al centro l'attore e il gesto - l'importanza antropologica e sociale dello scambio intergenerazionale. Camillo è un adulto che non ha dimenticato di essere stato un bambino, e Nina non è una bambina che non capisce il mondo adulto. E quando le barriere, fuori da ogni convinzione adulta, saranno superate l'uno insegnerà all'altro: Camillo imparerà ad avere meno paura, Nina scoprirà, grazie al suo "amico di giochi", la professione futura.
E ancora, in sordina e tra le righe, Ahi! Ahia! nasconde in sé l'importanza fondamentale per qualsiasi essere vivente, della coltivazione della fantasia e dell'immaginazione, la stessa che trasforma la stanza dell'ospedale nel luogo in cui i pirati iniziano il loro viaggio verso i setti mari. Fantasia che fa di un letto una nave, e di una coperta, la bandiera di una ciurma. E tale capacità non è alimentata da un'ipad o da un video giochi, di cui tutti i bambini, oggi, sono vittime per la noncuranza dei genitori, ma è demandato, ancora e per fortuna, al potere della letteratura. Il libro, in Ahi! Ahia! si fa centro della relazione fra bimbo e adulto, e galeotto li unirà nel ricordo perenne.
E se una volta fuori dalle mura del teatro, per caso e senza volerlo, scoprirete una lacrima cadere dai vostri occhi per il senso profondo di Ahi! Ahia!, non sorprendetevi. Tenete stretti i vostri piccoli, guardateli e ditegli grazie. Perché loro, senza alcun dubbio, sono i migliori maestri che possiate (possiamo) avere! E nel pianto, la catarsi originaria del teatro!
Nata come cooperativa nel 1992, Santibriganti Teatro nel 2002 si trasforma in associazione culturale sempre con la direzione artistica di Maurizio Bàbuin. Fra progetti, laboratori e residenze nel hinterland torinese, dal 2006 al 2008 cura la direzione del Teatro Garybaldi di Settimo Torinese e dal 2012 con la trasformazione dello stesso, Santibriganti Teatro assume la gestione artistica e organizzativa del nuovo Teatro Civico Garybaldi.
Un teatro, il loro, che pone particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea, al teatro di tradizione popolare e al teatro ragazzi. Con debutto il 13 aprile 2014 al Teatro Civico Garybaldi, Ahi! Ahia! è il loro ultimo spettacolo rivolto ad un pubblico di giovanissimi e meno giovani.
Chi non prova dolore? Chi non ha paura? Chi non sopporta medici e dentisti? Chi non ha paura dell'ago? Ma chi, più dei bambini riesce, con una coraggiosa fantasia, a superare paura e dolore? Quale forza nascondono questi esserini, tanto da insegnarla, in silenzio, a qualsiasi adulto? Queste alcune delle domande a cui Ahi! Ahia! cerca di rispondere.
Non è solo un lavoro sul dolore e sulla paura del dolore, ma prima di tutto è un lavoro sulla relazione di un adulto, l'infermiere Camillo, e di una bambina, Nina. Due mondi che si incontrano, scontrandosi nella routine di un ospedale. E solo quando si ha la capacità di vedere nell'ordinario lo stra-ordinario che qualcosa accade e i semplici rapporti si fanno relazione, scambio di esperienze.
Ecco Ahi! Ahia! afferma, fra risate e goliardia, tra sketch e pantomima - attraverso un linguaggio teatrale che pone al centro l'attore e il gesto - l'importanza antropologica e sociale dello scambio intergenerazionale. Camillo è un adulto che non ha dimenticato di essere stato un bambino, e Nina non è una bambina che non capisce il mondo adulto. E quando le barriere, fuori da ogni convinzione adulta, saranno superate l'uno insegnerà all'altro: Camillo imparerà ad avere meno paura, Nina scoprirà, grazie al suo "amico di giochi", la professione futura.
E ancora, in sordina e tra le righe, Ahi! Ahia! nasconde in sé l'importanza fondamentale per qualsiasi essere vivente, della coltivazione della fantasia e dell'immaginazione, la stessa che trasforma la stanza dell'ospedale nel luogo in cui i pirati iniziano il loro viaggio verso i setti mari. Fantasia che fa di un letto una nave, e di una coperta, la bandiera di una ciurma. E tale capacità non è alimentata da un'ipad o da un video giochi, di cui tutti i bambini, oggi, sono vittime per la noncuranza dei genitori, ma è demandato, ancora e per fortuna, al potere della letteratura. Il libro, in Ahi! Ahia! si fa centro della relazione fra bimbo e adulto, e galeotto li unirà nel ricordo perenne.
E se una volta fuori dalle mura del teatro, per caso e senza volerlo, scoprirete una lacrima cadere dai vostri occhi per il senso profondo di Ahi! Ahia!, non sorprendetevi. Tenete stretti i vostri piccoli, guardateli e ditegli grazie. Perché loro, senza alcun dubbio, sono i migliori maestri che possiate (possiamo) avere! E nel pianto, la catarsi originaria del teatro!
gb
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
Ahi!Ahia!
Pirati in corsia!
di Bàbuin, Cischino, Ferrero, La Ragione
con Marco Ferrero e Erika La Ragione
foto di scena Stefano Roggero
luci Nicola Rosboch
scene Marco Ferrero
aiuto regia Eva Maria Cischino
regia Maurizio Bàbuin
con la preziosa collaborazione della dott.sa Marcella Amerio, UGI – Unione Genitori Italiani, Direzione Sanitaria Città della Salute e della Scienza di Torino
www.santibriganti.it
Ahi!Ahia!
Pirati in corsia!
di Bàbuin, Cischino, Ferrero, La Ragione
con Marco Ferrero e Erika La Ragione
foto di scena Stefano Roggero
luci Nicola Rosboch
scene Marco Ferrero
aiuto regia Eva Maria Cischino
regia Maurizio Bàbuin
con la preziosa collaborazione della dott.sa Marcella Amerio, UGI – Unione Genitori Italiani, Direzione Sanitaria Città della Salute e della Scienza di Torino
www.santibriganti.it